Mamma o Papà?

Lunedi, 20/02/2017 - Mamma o Papà?

di Adriana Moltedo esperta di comunicazione e Media



Paola Cortellesi e Antonio Albanese, formidabili protagonisti di Mamma o papà?, Valeria e Nicola, sono pronti a divorziare, d'accordo su tutto, e si preparano a comunicare la loro scelta ai tre figli: un adolescente no global, una pre-teen incollata allo smartphone e un piccolo nerd, tutti egualmente ostili nei confronti degli imbelli genitori.



Ma quando viene accettata la richiesta di Nicola di esercitare la sua professione di ginecologo in Mali per sette mesi e contemporaneamente a Valeria, ingegnere edile, viene offerto un trasferimento in Svezia di analoga durata, quella che era una trattativa civile si trasforma in una lotta all'ultimo sangue non già per ottenere la custodia dei figli, tre adolescenti pestiferi, bensì per rifilarla all'altro, e partire verso l'estero in tutta libertà.



La commedia diretta da Riccardo Milani è interpretata da Paola Cortellesi e Antonio Albanese nel ruolo di due coniugi, in cui nessuno dei due vuole stare dietro ai figli e tra loro parte una gara a base di esilaranti nefandezze e colpi bassi per sventare il pericolo.



Il divorzio di una coppia non è mai una situazione semplice e facile da affrontare, sia per coloro che divorziano, sia soprattutto per i figli che lo subiscono, ed è ciò che puntualmente si verifica nella commedia "Mamma o Papà" di Riccardo Milani.



La coppia in questione che intende divorziare dopo circa 15 anni di matrimonio e tre figli ormai adolescenti, tutti diversamente odiosi, una casa da rivista d'arredamento ha una gran voglia di libertà. Nessuno dei due vuole rinunciare al viaggio, dunque nessuno dei due vuole badare ai figli.



I tre figli la prendono male, naturalmente.



Dopo aver raccontato in tv con Tutti pazzi per amore ed È arrivata la felicità famiglie allargate, colorate e stravaganti, Riccardo Milani ha deciso di portare al cinema un conflitto familiare insolito.



In Mamma e papà, libero remake dell'omonimo film francese Papa ou Maman, campione di incassi in patria, il regista capovolge la situazione tipica del divorzio: la madre che chiede l'affidamento dei figli e il padre che si oppone (giustamente) perché vuole continuare ad avere un rapporto quotidiano con la prole.



Paola Cortellesi e Antonio Albanese (bravissimi) sono Valeria e Nicola, sposati da anni con tre figli. L'amore è finito e hanno deciso di divorziare civilmente senza conflitti o ripicche. Ma il problema è chi dei due dovrà occuparsi a tempo pieno dei tre ragazzi. Perché entrambi vogliono fare carriera e hanno ricevuto proposte di lavoro che li porterebbero all'estero. Comincia così una guerra dei Roses per "non" avere l'affido dei figli.



E' possibile che i genitori antepongano i loro interessi, e anche le loro rivalità e gelosie, al benessere dei figli e manifestino, in molte circostanze simili, assoluta insensibilità nei loro confronti.



Il film rovescia il clichè classico della coppia che litiga perchè ognuno vuole l'affidamento esclusivo dei figli, e entriamo in situazioni paradossali.



Cortellesi, Albanese e Buccirosso sono bravissimi e la storia, per quanto leggera, non annoia.



I figli, inizialmente villani e strafottenti, si trasformano inspiegabilmente in vittime imbelli non appena inizia la guerra per liberarsi di loro. I personaggi di contorno, fondamentali in una commedia, sono la coppia degli amici, l'infermiera, il collega di Valeria,



Paola Cortellesi, coautrice della sceneggiatura insieme a Giulia Calenda e a Riccardo Milani, mantengono quell’ unità di ritmo comico e coerenza narrativa della commedia.



La centralità è ancora tutta sulla donna che se ormai sceglie come l'uomo la carriera, c’è un grande buio sul futuro della famiglia. Se al cinema ridiamo di questo a casa un po’ meno