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Mamma, ma che lavoro fa la cicogna?

Mamma, ma che lavoro fa la cicogna?

La sessualità va raccontata corretamente ai minori e adolescenti. Un articolo tratto dalla "Rubrica Alfabetizzazione Emotiva" tenuto da Ivana Carpanelli Claudia Frandi

Giovedi, 19/05/2022 -

Mamma, ma che lavoro fa la cicogna?
La sessualità è parte integrante della vita, si evolve per fasi dalla nascita fino alla pubertà. Per questo è importante ricordarsi di offrire ai bambini e agli adolescenti uno spazio di ascolto che sia accogliente e non giudicante.
Una dimensione nella quale possano sentirsi liberi di porre domande e sollevare dubbi, che permettano loro di assimilare conoscenze, sia dal punto di vista scientifico, sia emotivo.
Una buona educazione sessuale contribuisce a sviluppare il benessere generale della persona, la aiuta a crescere in armonia e relazionarsi serenamente con il proprio corpo.
Quando è giusto parlarne?
Gli studi più recenti in ambito psicologico sostengono che la fascia di età ideale per una educazione sessuale, tra i banchi o tra le mura domestiche, è quella tra gli 11 e i 14 anni, quanto i ragazzi sono in preadolescenza e mostrano un certo coinvolgimento emotivo su questi argomenti.

È nella preadolescenza che troviamo i primi segni della pubertà, gli impulsi, gli effetti dello sviluppo ormonale.
Il corpo sembra sfuggire al loro controllo. Si presenta nuovo, quasi estraneo: non è più quello di un bambino e non è ancora quello di un adulto.
Tuttavia, fin dall’età di tre anni, i bambini e le bambine presentano sintomi e comportamenti che è bene saper leggere, e, incuriositi da letture ad alta voce o dialoghi che sollecitano il confronto, possono porre domande sui rapporti d’amore e sul sesso, alle quali è bene saper rispondere.
3- 6 ANNI
A questa età i bambini provano piacere per sfregamenti e toccamenti. Si possono verificare erezioni spontanee, tensioni muscolari cui seguono brevi stati piacevoli di rilassamento. Queste sensazioni all’inizio sono casuali, poi i bambini capiscono che possono anche essere ricercate in autonomia.
E’ bene ricordare che tutto questo è normale e fisiologico.
Significa che non c’è niente di negativo o di sbagliato, a meno che non diventi una tendenza insistente, che limita altre attività e di cui il bimbo non può fare a meno.
A questa età i bambini esplorano il proprio corpo e scoprono il piacere che deriva della masturbazione. Di pari passo nasce il senso del pudore.
Di cosa possiamo parlare con loro?
incoraggiamoli ad esprimere i propri pensieri, dubbi, DESIDERI.
accertiamoci, con un dialogo delicato e sereno, che siano consapevoli che ci sono alcune parti del loro corpo che non bisognerebbe toccare in pubblico e ci sono parti che gli altri non sono autorizzati a toccare.
descriviamo con metafore ed esempi per loro comprensibili l’importanza di avere rispetto per il proprio corpo e per quello dell’altro.
parliamo dei generi e della differenza di genere (oggi sono disponibili numerose storie illustrate a cui ispirarsi)
Intorno ai 4-5 anni raccontiamo come sono stati concepiti e come sono nati; si possono utilizzare le foto di famiglia che ritraggono i loro genitori innamorati, il pancione della mamma o altri momenti che ritraggono il viaggio compiuto da mamma e papà per arrivare a loro.
Utilizzando come esempio le loro relazioni familiari e quelle amicali parliamo della differenza tra amicizia e amore
6-9 ANNI
Il perdurare di episodi di masturbazione rientra nella normalità, a patto che non siano eccessivi oppure che avvengano in pubblico.
In questa fase possono comparire giochi a carattere sessuale. Il manifestarsi o meno di questi comportamenti dipende dal contesto, dalle situazioni, dalle opportunità, ecc.
Questi giochi nascono dalla curiosità di conoscere ed esplorare le differenze tra un sesso e l’altro.
Quando questa curiosità si manifesta, si può guidare il bambino ad approfondire specifici aspetti della sessualità, avviando con lui/lei un dialogo che lo prepari a:
conoscere in modo più accurato la differenza tra gli organi genitali maschili e femminili
affrontare con serenità e naturalezza il futuro cambiamento del corpo: mestruazioni, eiaculazione
sapersi difendere e valutare criticamente la rappresentazione della sessualità nei media
prendersi cura di sé: praticando l’igiene e il rispetto del proprio corpo e di quello degli altri
accogliere il concetto di amore tra persone dello stesso sesso
9-12 ANNI
A questa età, i giochi sessuali sono spesso legati alla necessità di capire, in maniera definitiva, quali siano le differenze fisiche tra maschi e femmine, e quanto questo sia legato a un’identità prima sessuale, e in seguito anche sociale: differenza nell’abbigliamento, nei giochi, ecc ....
La vera maturazione sessuale ha luogo nella pubertà. Entrano in funzione una serie di ormoni maschili e femminili, il cui meccanismo è complesso, ed avviene la differenziazione. Questa è l’età in cui compaiono gli impulsi sessuali veri e propri. È una fase particolarmente delicata, e gli argomenti di cui parlare richiedono una vera e propria competenza alla relazione da parte della famiglia e degli insegnanti. Di cosa parlare:
incoraggiare il dialogo riguardo ai cambiamenti del corpo
introdurre i concetti del piacere: masturbazione e orgasmo (10-12 anni)
far comprendere scientificamente il concetto di fertilità
presentare i pericoli del sesso non protetto e i modi per prevenirlo
informare i piccoli del concetto di abuso con un linguaggio appropriato
promuovere una riflessione sul il diritto al rifiuto: dir loro che è importante saper rifiutare esperienze “sessuali” non desiderate (baci, sfioramenti ecc.).
È particolarmente importante, in questa fase, riconoscere e rispettare il tempo di maturazione del bambino. È bene introdurre un argomento con estrema delicatezza e circospezione e verificare passo dopo passo la disponibilità del bambino a procedere.  Insistere eccessivamente su certi temi e non porre sufficiente attenzione alle reazioni non verbali del piccolo può comportare il rischio che la sua sensibilità in ambito sensuale/para sessuale venga aggredita o iper stimolata, questo può effettivamente interferire con un sano e sereno sviluppo.
È importante tenere a mente che l’eventuale innamoramento si dimostrerà come un sentimento diverso dal piacere sessuale, qualcosa che può essere completamente scisso dal piacere fisico. L’innamoramento nei bambini, quando c’è, è spesso idealizzato, ovvero è un sentimento platonico e romantico, privo di etichette verbali.
COME AFFRONTARE LE DIFFERENZE DI GENERE?
Per tutta l’età prescolare e scolare i bambini dovrebbero giocare insieme, senza distinzioni di sesso.  E’ dimostrato dalla letteratura scientifica sull’argomento che i bambini, quando si sentono liberi,  non fanno differenze di sesso nello scegliere i compagni di gioco  e scelgono il tipo di gioco che vogliono in base a criteri diversi da quelli legati all’appartenenza di genere, mentre quando si sentono controllati dall’occhio dell’adulto, rischiano di modificare il proprio comportamento.
COME PARLARE DI SESSUALITA’ AI BAMBINI?
Ricordiamoci di usare parole appartenenti al linguaggio dei bambini. Non è necessario usare termini scientifici.
Non usare mai un linguaggio volgare, non dare del sesso un’immagine negativa e non serena, perché fa parte della natura umana.
Oltre a trattare l’aspetto organico e fisiologico della sessualità, l’educazione sessuale è anche educazione sentimentale. Questo non può essere un aspetto secondario, anzi va integrato con le spiegazioni. Portiamo sempre avanti la connessione mente / corpo/cuore.
Un accento particolare deve essere dato al concetto di  rispetto del partner.
Pensiamo a quanto, nei film o in pornografia, la donna venga trattata in un modo irrispettoso e in quale modo venga utilizzata nelle pubblicità per fini commerciali.
La pornografia prende e tratta il corpo “a pezzi”, è importante far comprendere quanto il corpo abbia una sua totalità, una complessità non fatta di sola carne ma anche di emozioni, di sentimenti, di vulnerabilità personali e di insicurezze.

L'articolo fa parte della "Rubrica Alfabetizzazione Emotiva" tenuto da Ivana Carpanelli (Counselor) & Claudia Frandi (Psicoterapeuta).
Trovate l intera rubrica nella sezione 'blog' del sito internet www.dottoressafrandi.it


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