"Maledetta Eva" è un libro che non si dimentica. Firmato da Eraldo Giulianelli, ricercatore, giornalista, è infatti un testo “forte”, dirompente, che attraverso uno stile asciutto ed essenziale, ci conduce nel tempo e nello spazio in una storia allucinante: la storia bimillenaria della misoginia che accomuna le tre più importanti religioni monoteiste scaturite dal libro di Abramo: la religione ebraica, la religione islamica e la religione cristiana nella sua versione che raccoglie il più alto numero di accoliti: il cattolicesimo. Tutte le sventure umane e la rovina dell'intero creato, esse, infatti, le addebitano ad Eva poiché fu lei a disobbedire al decreto divino di non mangiare il frutto proibito, la famigerata mela, e ad introdurre così la sofferenza e la morte per tutti i viventi.
A questa stupida favoletta (cui generazioni e generazioni di persone hanno creduto e ancora oggi credono alla lettera) ben poche teste pensanti osarono opporsi, tra queste la più brillante fu quella della filosofa e scienziata Ipazia che pagò la sua dissidenza con una fine orribile per mano dei monaci al seguito e agli ordini del vescovo Cirillo, che la chiesa cattolica premiò facendolo santo. Ed è proprio alla grande Ipazia che Giulianelli dedica il libro, per onorare la sua memoria di martire dell’intelligenza e del genio femminile sacrificato alla crudeltà del cattolicesimo imperante e del suo smodato potere.
Nato dunque dalla passione per la giustizia e la verità storica, organizzato con metodo razionale e inclusivo e diviso in capitoli di vasto respiro, il libro ci mostra la spietatezza e l'efferatezza delle religioni nei confronti della donna, ivi incluse le peggiori nefandezze consumate anche ai danni dell'intero genere umano!
"Le prime pagine della Bibbia – cita infatti l’autore - hanno durevolmente fondato la coscienza della superiorità fisica e morale dell'uomo sulla donna già di per sé impura e personificazione della colpa fin dal primo giorno". (I teologi cattolici Johann e Augustin Theiner).
I padri della Chiesa cattolica sono citati come il primo e insuperabile esempio di misoginia, ed ecco qualche esempio: "La donna è breccia del demonio: sei tu che hai concesso l'ingresso al diavolo, tu hai spezzato il sigillo di quell'albero, tu hai per prima violato l'osservanza della legge divina..." ( Tertulliano).
Altra piccola perla: " Nessuna donna osi mai scrivere un libro" (Didimo il cieco, teologo, padre della Chiesa). E se gli insulti dei sapientoni cattolici non dovessero bastare, Lutero, il riformatore protestante, ribadisce prontamente: "A causa del peccato originale dovuto ad Eva, al maschio compete il governo, essendo lui superiore e migliore, al quale anche la sacra Scrittura consente di portarsi a casa parecchie femmine. Al contrario, la donna, essendo niente più che un mezzo bambino, un pazzo animale, deve soltanto piegarsi ed essere presa a bastonate, essendo buona a nulla a parte le pulizie della casa."
Sieti allibite, care lettrici? Ma questo è soltanto un piccolo assaggio! Al confronto le invettive di Maometto sembrano complimenti! Il quale si limita a dire: "Ho visto che la maggior parte di coloro che sono nel fuoco sono donne (...) poiché esse sono ingrate verso i loro mariti e deficienti in intelligenza e religione…. Esse sono pericolose e impure nei loro corpi e nei loro pensieri. Io non tocco la mano delle donne e bisogna impedire loro d'imparare a scrivere".
E torniamo al cattolicesimo. Qualcuno si è mai chiesto quando e come iniziò la caccia alle streghe? Ebbene questo libro dimostra in maniera inoppugnabile che tutto cominciò con Tommaso D'Aquino, il grande e venerato Dottore della Chiesa, creatore della Tomistica medievale, una filosofia da cui discende tutto il razionalismo moderno, il quale mise al servizio della misoginia il suo ingegno teorizzando l’impossibile fantomatica realtà del patto col diavolo!
Autorizzati dai suoi illustri trattati teologici, i persecutori di donne proseguirono rozzamente sulle sue orme, passando dalle parole ai fatti, e cioè ai crimini più atroci, torturando, sgozzando, bruciando vive milioni di donne con la delirante accusa di stregoneria!
C'è poi una sezione del libro che è particolarmente invitante, sorprendente e assolutamente inattaccabile, ed è quella dedicata ai cosiddetti santi padri, ovvero ai papi. Qui sono documentati fatti pubblici e privati, scritti, encicliche, lettere e omelie che superano ogni fantasia umana, terrestre ed extraterrestre.
Ve ne concedo un piccolo assaggio: "Benedetto V fuggì a Costantinopoli con il tesoro del Vaticano. Quando tornò fu ammazzato da un marito geloso che lo sorprese a letto con sua moglie". Clemente VI oltre ad intrattenere un rapporto incestuoso con la nipote, fece acquistare il più lussuoso bordello di Avignone, per dilettare i suoi ospiti sudicioni come lui. Pio V ebbe il prestigioso incarico di dirigere "la strage dei valdesi di Calabria del 1561, perché colpevoli di non riconoscere l'autorità della chiesa cattolica, provocando la morte per impalamento e sgozzamento di circa 4000 persone." E mi fermo qui per non guastarvi il piacere di conoscere fino in fondo il marciume delle religioni patriarcali.
Un consiglio: leggete questo libro straordinario a piccole dosi e preferibilmente lontano dai pasti. Anche se è ipnotico e irresistibile.
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