Login Registrati
Malata? No, stessata

Malata? No, stessata

Versione Santippe - Se non hai una patologia divulgata da pagine di letteratura medica non hai nulla.... Di sicuro a un uomo nessuno direbbe mai “è l'emotività”...

Camilla Ghedini Venerdi, 03/04/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2015

Se non hai una patologia divulgata da pagine di letteratura medica non hai nulla. Se la tua sofferenza è poco decifrabile, non ha una evidenza scientifica riscontrata da decenni di studio e ricerca, forse non è tale. Forse sono tutte balle, esagerazioni, vittimismi che nascono nella tua testa. Nel migliore dei casi è tutto legato allo stress, alle frustrazioni, è di derivazione psicosomatica. Sì, è senz'altro così, soprattutto se sei donna, perché sei più vulnerabile, perché prima hai il ciclo, poi avanzando l'età non lo hai più e allora - apriti cielo - con gli ormoni in subbuglio si perde la ragione! Per un uomo la storia è diversa, anche se non sempre, va detto.

Di sicuro a un uomo nessuno direbbe mai “è l'emotività”, semmai “sei un po' depresso, ma è normale, con tutte le responsabilità che hai, stai tirando troppo”. Per noi è diverso. Quando abbiamo un malessere di difficile diagnosi - perché ormai, ad esempio, le auto immuni si sono diffuse a macchia d'olio, alcune gravi, altre meno - sicuramente è l'emotività che non riusciamo a gestire che ha fatto scoppiare il tutto. E per noi non è una diminutio, no, perché deve addirittura suonarci come complimento, perché in fondo, se siamo emotive, siamo anche sensibili e buone! Che nobile animo abbiamo! Sicuramente, a ben pensarci, abbiamo un trauma aperto dall'infanzia.

Abbiamo una ferita irrisolta. Non vogliamo essere felici, dobbiamo punirci di qualche antica colpa. Se andiamo a ritroso, ricorderemo quel coetaneo di tre anni che all'asilo ci ha dato un calcio...forse meritato! Se ci riflettiamo è cominciato tutto lì! In quell'istante la nostra vita è stata segnata, abbiamo percepito la nostra debolezza e maturato l'insicurezza. Purtroppo nessuno intorno a noi si è accorto del disagio che abbiamo coltivato in solitudine! Così la terapia diventa “prova a cercare te stessa, vedrai che starai meglio. Volere è potere.

Se vuoi, ci sono bravi terapeuti, in dieci sedute ti riconciliano coi tuoi desideri. Oppure ci sono derivati di erbe, non fanno effetto immediato ma poi vedrai che benefici!”. A chi non è capitato di imbattersi in questo girone di superficialità? Tra amici, conoscenti, maghi e medici che neppure ti visitano il 'corpo' ma credono di conoscere la tua 'mente'? A me, ad esempio, è capitato che mi dicessero che avevo male a un muscolo della gamba perché la cellulite me lo schiacciava! A parte l'offesa, la verità è che la cellulite fino a quel momento non l'avevo mai avuta. “Ovvio - la risposta - prima eri più giovane..e meno stressata”. Alla fine ho cambiato medico! Quello attuale mi ha preso sul serio e così ho anche io la mia patologia vera seppure non drammatica. Che non mi accorcia la vita ma ne diminuisce 'solo' un po' la qualità. E se non stai benissimo cosa sarà mai? Hai una testa, due tette, due braccia, due gambe. Cosa vuoi di più? Forse, dai, se ti riposi un po' addirittura passa...



 

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®