Domenica, 27/03/2022 - A Forlì, nel Complesso Museale di San Domenico, si è conclusa, a fine gennaio, la bella e particolare mostra “Essere Umane- Le grandi fotografe raccontano il mondo" . (noidonne.org)
Da oggi se ne è aperta un’altra, di notevole ed inusitata importanza a livello femminile, perché prende in considerazione la figura di Maria di Magdala, Maria Maddalena, importante ed indagata sia dal punto di vista religioso che laico: "MADDALENA. Il mistero e l’immagine".
Inaugurata ufficialmente oggi, l’esposizione è stata così delineata da Gianfranco Brunelli, direttore delle grandi mostre al San Domenico: “(Maddalena rappresenta) i mille volti da lei assunti nel corso dei secoli; glieli abbiano dati noi, erano in fondo i nostri volti”, insomma una sorta di identificazione, anche fuori dal genere, ma, soprattutto, ‘fuori dal coro’. Cristina Acidini, curatrice dell’esposizione assieme a Fernando Mazzocca e Paola Refice, si è invece chiesta, modernizzandone il simbolismo ai tempi del covid e della guerra: "Cos’è per noi oggi questa figura che è stata tante donne nei secoli? Dati i tempi, rappresenta il dolore universale, lo strazio per le ingiustizie del mondo".
Molti gli spazi dati nei decenni a Maddalena, tra pittura, scultura, letteratura e cinema e molti i capolavori scaturiti da questo interesse vòlto ad indagare il mistero tuttora irrisolto di una donna che ancor oggi inquieta ed affascina. Son circa 200 le opere dal III sec. a.C. al XX secolo, per l’appunto tra pittura, scultura, miniature, arazzi, argenti e opere grafiche che mettono insieme un 'fil rouge' a tutto tondo davvero unico ed affascinante nell’accomunare e metter a confronto alcune tra le più grandi artiste ed artisti di così tante epoche.
Santa o peccatrice, Maria Maddalena rimarrà per sempre figura controversa eppure incontrovertibile, dunque, nell’immaginario sacro e profano.
Dodici le sezioni, nell’àmbito delle quali si dipana la mostra che sarà visibile fino al 10 luglio prossimo, a contenere pezzi di prodigiosa rilevanza come il "Noli me Tangere" di Paolo Veronese proveniente dal Musée de Grenoble, "La deposizione dalla croce (1968-1976)" di Marc Chagall del Centre Pompidou di Parigi ed alcuni capi d’opera di Tiziano, Antonio Canova, Francesco Hayez e persino il molto oggigiorno acclamato Bill Viola, autore di "Acceptance".
Presenti moltissimi altri capolavori di tutti i tempi tra cui i lavori di Artemisia Gentileschi, Antonio Canova, Bartolomeo Vivarini, Benvenuto Tisi da Garofalo, Guido Cagnacci, Guido Reni, Alonso Cano, Francesco Hayez, Johann Friedrich Overbeck, Jules Lefebvre, Jean Beraud, Gaetano Previati, Renato Guttuso, Gerardo Dottori, Guttuso e molti altri
L’evento si avvale di un ottimo catalogo èdito da Silvana Editoriale, sempre curato da Paola Refice, Fernando Mazzocca e Cristina Acidini.
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