viaggio nella Bassa Modenese
Giovedi, 14/06/2012 - Ho vagato per due giorni alla ricerca di tracce che non siano le immagini di crolli che la televisione tristemente cattura. Seguendo la strada che da Ferrara porta a Modena mi sono accorta poco a poco di quanto il terremoto abbia ferito, segnato, trasformato. Oltre alle morti e ai crolli esistono luoghi in cui “per sempre” resteranno crepe irreversibili. E quei luoghi li trovi negli occhi arrossati dei vecchi, nei sobbalzi dei bambini ad ogni piccolo rumore, nel “ce la faremo” ripetuto di continuo da tutti.
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