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L'urlo dei silenzi

L'urlo dei silenzi

L’URLO DEI SILENZI: VENERDI’ 6 GIUGNO ALL’HOTEL DUCHI VIS À VIS DI TRIESTE INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA PERSONALE DEL FOTOGRAFO-ARTISTA CLAUDIO SACCARI

Venerdi, 06/06/2014 - Dopo il grande successo della mostra personale al Museo Regionale di Capodistria, l’itinerario espositivo del fotografo-artista Claudio Saccari prosegue a Trieste nell’elegante spazio espositivo dell’Hotel Duchi Vis à Vis (piazza dello Squero Vecchio 1) con “L’urlo dei silenzi”, una rassegna curata dall’arch. Marianna Accerboni, che s’inaugura venerdì 6 giugno alle 19 ed è dedicata a un tema del tutto nuovo: ossia il grido che divampa dalla solitudine, in un momento d’intima introspezione davanti alla bellezza di una natura algida, a volte misteriosa o surreale.

Una quindicina di foto digitali, realizzate tutte nel 2014, ci conducono ancora una volta per mano in un mondo magico, questa volta soprattutto interiore. L’ambientazione delle immagini paesaggistiche modulata prevalentemente secondo un’infinita gamma di tonalità azzurre o argentee ci traducono dalla realtà in un universo lievemente onirico, al cui baricentro incontriamo quasi sempre - simbolo e protagonista - l’essere umano con la sua psiche (fino al 27 giugno/ orario lunedì - venerdì 9 - 17/ info 3484503368). Saccari è inoltre presente fino al 30 settembre con 20 opere al’Hotel Harmonie del Faaker See (Austria).



Claudio Saccari è nato a Trieste dove vive e opera. Ha iniziato a fotografare nel 1964 e ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Giornalista e pubblicista dal 1976, ha collaborato a riviste e quotidiani di prestigio. Le sue fotografie sono state pubblicate su Israel Forum, Panorama, Imagen y Sonido, Turismo e Oggi. Ha esposto ai saloni internazionali di Bordeaux, Praga, Reus e Belgrado.



Dopo aver abbandonato nel 1984 la camera oscura, in cui vigeva molto la casualità, nel corso del tempo e attraverso una quantità immensa di scatti (dai 50.000 in su), Saccari ha saputo affrontare più tematiche: dal paesaggio alla presenza dell’uomo, dalla poesia delle diverse etnie che popolano il mondo, all’introspezione, suscitando nel fruitore la sensazione di assistere a una sorta d’interpretazione panica del contemporaneo.

Se nel paesaggio, uno spunto pittorico eccellente gli ha consentito di evocare, mediante un contrappunto cromatico spesso audace e armonico, l’anima dei luoghi e la magia della natura, non sono mancati riferimenti sentimentali e intuitivi, che si sono addentrati nell’animo dei soggetti ritratti per cogliere il senso più profondo dell’esistenza: visioni coinvolgenti e a loro modo essenziali e atarassiche, ma nel contempo venate di passione, spesso proposte quale simbolo del suo sognare la vita, dall’autore, la cui famiglia (il cognome oscillò nel tempo da Sacher a Scakar) è dalla metà del ‘700 originaria del Carso; germinando da una cultura di matrice nordica, che spesso ci riconduce a un mondo educato a emozionarsi per i versi di Rilke e il grigio-scuro fantasticare kafkiano. O a gioire sulle note della musica mozartiana o per i cromatismi audaci di un genio della Secessione quale Klimt.



DOVE: Spazio espositivo Hotel Duchi Vis à Vis · piazza dello Squero Vecchio 1 · Trieste

QUANDO: 6 - 27 giugno 2014

ORARIO: da lunedì a venerdì 9.00 - 17.00/ sabato e domenica chiuso

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: no

INFO: 348 4503368/ 335 6750946

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