Poesia / Alba Bertelli Chapman - Poesia come diario, che mira al cuore con una forma essenziale e precisa
Benassi Luca Lunedi, 18/10/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2010
La poesia, è questione antica, è principalmente forma: un insieme di suoni, immagini, accostamenti, figure in grado di esprimere ciò che all’apparenza sembra sfuggire al calcolo e alla definizione. Nella poesia lirica questa forma riveste sentimenti e passioni che, pur nel loro ineffabile mistero, appartengono a tutti: l’amore, il dolore, la paura, lo stupore. Non basta amare per essere poeti, è necessario avere la parola sonante e memorabile per dirlo. Bisogna tenere a mente queste cose nel prendere in mano “Anciant memories Ricordi antichi” la raccolta poetica, pubblicata in edizione bilingue inglese italiano, di Alba Bertelli Chapman e impreziosita dalla riproduzione di alcune Incisioni della sorella Andreina Bertelli. Il libro, che ci ricorda l’autrice è una scelta fra testi e pensieri accumulati fin dalla giovinezza, sembra comporre un diario, che dalla travagliata infanzia ripercorre le emozioni di un’esistenza fino al pensiero della morte, intesa come inevitabile passaggio. Dunque poesia come diario, come atto memoriale, forma del ricordo, come evidenziato già dal titolo. Eppure di una vita ricca e suo modo avventurosa, dall’infanzia vissuta nelle ristrettezze a Legnano, sotto le bombe del Secondo Conflitto Mondiale, ai soggiorni in Somalia e in Kenya, dalla permanenza in Inghilterra all’insegnamento universitario, ai figli, di tutto questo non rimangono che improvvisi abbagli, ricordi laceranti, impressioni. Ne emerge un mosaico di visioni laterali, di schegge quasi, di suoni e incanti. Tutta una vita, sembra dirci la poetessa, può essere rivissuta e raccontata attraverso quella manciata di ricordi ed emozioni che l’hanno fatta progredire a balzi verso una maggiore consapevolezza: una bacio di ragazza fra le balle di fieno, il giardino della nonna, un gioco di bimbi disegnato sul selciato, un’incontro speciale al mercatino delle pulci. Man mano che il mosaico si compone nella lettura del libro, ecco emergere anche i pilastri che hanno sorretto lo svolgersi della vita, quei “valori che l’hanno accompagnata sin dall’infanzia […] la positività, la dignità e la solidarietà umana” e che si esprimono nell’amore di figlia, di madre, di compagna.
Improntata all’assenza di sprechi verbali, incline a dipingere situazioni in poche pennellate, la poesia della Bertelli Chapman sembra non preoccuparsi di mode letterarie o rincorse al successo, ma mira al cuore con una forma essenziale e precisa, ricca di bellezza nascosta.
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