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L'Udi di Napoli protesta per la TT Line

L'Udi di Napoli protesta per la TT Line

la volgarità grezza del messaggio avalla gli stereotipi contro i quali le donne italiane combattono

Giovedi, 18/06/2009 - L’Udi di Napoli insieme ad Arcidonna, Associazione Maddalena e Donne su donne ha inviato all’Istituto Per l’Autodisciplina Pubblicitaria, alla Ministra per le Pari Opportunità e agli organismi europei, nazionali e regionali che si occupano di Uguaglianza di genere una lettera di protesta in riferimento alla Campagna pubblicitaria della Compagnia di navigazione TT Line per la tratta Napoli-Catania. La pubblicità in questione "raffigura una lunga fila di donne disciplinatamente allineate ed avviate verso l’interno di una grossa nave, seminude, fotografate di spalle. La frase che accompagna le immagini è la seguente ‘Abbiamo le poppe più belle d’Italia’”. L’Udi denuncia “la volgarità grezza del messaggio che avalla in modo diretto e inequivocabile gli stereotipi contro i quali le donne Italiane sono costrette a combattere nei rapporti quotidiani, sul lavoro, in famiglia e nell’esercizio dei diritti di cittadinanza”, sottolinea che “il verbo “avere” suggerisce, nel complesso comunicativo del manifesto, non il possesso della poppa della nave bensì quella delle persone raffigurate” e suggerisce che tali immagini possano indurre a “suggestioni vicine alla tratta di esseri umani, particolarmente di donne a scopo di prostituzione”.

Le donne dell’Udi chiedono quindi agli organismi preposti di applicare gli “articoli 9 e 10 del Codice di autodisciplina pubblicitaria per i provvedimenti del caso da parte dall’ Istituto stesso” ribadendo “che più volte la nominata compagnia di navigazione ha puntato sulla rappresentazione offensiva e mercificata del corpo femminile, suscitando, come oggi, offesa nelle cittadine Napoletane”.

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