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Lucia Annibali sulla violenza di Melito Porto Salvo. Un invito

Lucia Annibali sulla violenza di Melito Porto Salvo. Un invito

Il gruppo Chi colpisce una donna indirizza una lettera aperta a Lucia Annibali, di recente designata consigliera della ministra Boschi

Giovedi, 15/09/2016 - Gentilissima Lucia Annibali,



conosciamo il suo impegno e sensibilità per le donne vittime di violenza. Con la sua testimonianza ci ha reso evidente quanto importante sia non sottovalutare mai alcuni segnali, quali non lasciarsi sopraffare dalla violenza, trovare una via d'uscita da quello che sembra amore e invece è purtroppo un nodo che si stringe sempre più e che va fermato prima che ti annienti completamente.



Le scriviamo perché gli ultimi dettagli e sviluppi del caso di Melito Porto di Salvo ci offrono un quadro più chiaro di quali siano stati gli elementi che hanno portato alla denuncia delle violenze subite dalla ragazza. Da un articolo veniamo a conoscenza del fatto che sia stata un'insegnante a rendersi conto del disagio della ragazza, che traspariva dai suoi temi, segnalandolo ai Carabinieri. Da questo primo atto fondamentale, partito proprio dalla scuola, sono state avviate le indagini sfociate negli arresti disposti dalla Procura di Reggio Calabria. Risulta evidente, conseguentemente, il ruolo centrale ed essenziale di questa docente e dell’istituzione scolastica, che sono riuscite a cogliere il bisogno d’aiuto dell’adolescente e hanno agito d’intesa con le forze dell’ordine.



È proprio da qui che, a nostro avviso, occorre ripartire per costruire un futuro diverso, per dare una prospettiva e modelli diversi alle future generazioni. Per lavorare in quella collettività, a partire da dove si formano le/i future/i cittadine/i. La ragazza di Melito va sostenuta fino in fondo, perché non resti sola anche quando, spenti i riflettori mediatici, dovrà affrontare i vari gradi di giudizio ma, soprattutto, rapportarsi alla propria comunità. Una comunità che vorremmo fosse aiutata ad esserle di supporto. Al contempo occorre intervenire in quel contesto in cui sono accadute le violenze, perché tutti facciano a fondo la propria parte.

Siamo al fianco delle donne di Melito che da tempo chiedono uno sportello antiviolenza, siamo al fianco delle donne calabresi che resistono e lottano affinché nella loro Regione si sostenga e si attui pienamente la legge antiviolenza del 2007. Queste donne devono essere ascoltate e va assicurata loro la possibilità concreta di portare avanti il loro prezioso lavoro per e con le donne. Perché il contrasto alla violenza sia efficace occorre che si mettano in atto sinergie e interventi a 360°.

Per colmare il vuoto che inevitabilmente questa vicenda lascerà, per aiutare a metabolizzare l'accaduto, soprattutto bambini e ragazzi, a cui occorre più che mai insegnare che la cultura dello stupro viene respinta dallo Stato. A Melito Porto Salvo, come nel resto dell’Italia.

Per questo Le chiediamo di farsi promotrice di un incontro presso le scuole di questa cittadina, per parlare con dirigenti ed insegnanti, per lavorare ad una progettualità sistematica sul tema del contrasto e della prevenzione della violenza, nelle sue varie sfaccettature. Potrebbe essere un'ottima occasione per innescare una consapevolezza nuova e una elaborazione che altrimenti potrebbe arrivare a tempo scaduto. L'auspicio è che da questa interlocuzione con le istituzioni scolastiche locali nasca una progettualità feconda, che lavori nel tempo per attuare quel cambiamento culturale, interrompendo il ciclo che alimenta la violenza. Si potrebbero utilizzare i bandi europei a riguardo, stanziare fondi ad hoc su progetti specifici, finanziare borse di studio per i ragazzi, sostenendoli nel prosieguo del loro percorso scolastico.



Siamo ben consapevoli di quanto importante sia l'istruzione come chiave per uscire da situazioni di disagio e di emarginazione, come valvola di riscatto sociale. Tutte queste leve aiutano a ricucire quel tessuto comunitario che altrimenti rischia di restare compromesso e di non mutare. Sappiamo invece quanto necessario sia il cambiamento, la maturazione, l'elaborazione. A Melito come in tutto il Paese, perché abbiamo conoscenza che certi episodi sono purtroppo frequenti in tutta la penisola, come dimostrano i recenti casi di violenze sessuali perpetrate da adolescenti.

Confidiamo nella sua sensibilità e nell'attenzione che ha dimostrato nei confronti degli interventi educativi nelle scuole, a cui si è Lei stessa dedicata.

Siamo certe che non lascerà cadere nel vuoto questo nostro appello, La sentiamo vicina alle donne.



Con stima,

Chi colpisce una donna, colpisce tutte noi

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