Domenica, 22/12/2019 - “Evviva. Sono felice. W Lucha che non si spegne”, incontenibile l’entusiasmo di Marta Bonafoni consigliera regionale per il risultato raggiunto e che ha definito i fondi stanziati "risorse concrete che permetteranno a quell'esperienza unica nel suo genere di non essere smembrata e di restare nel quartiere dove da undici anni svolge il suo lavoro di prevenzione e contrasto alla violenza di genere rischiava di chiudere, ora invece è salva”.
E continua su Facebook: “L’idea mi è venuta nel corso dell’ultima riunione con le Luche, dove andava in scena l’ennesimo film di tutte le volte in cui ci siamo ritrovate intorno a un tavolo a ragionare: massimo impegno politico della Regione Lazio per salvare la Casa delle Donne Lucha y Siesta, ma un milione di difficoltà per capire come, tra concordati fallimentari, sgomberi minacciati, distacchi delle utenze paventati. E un Campidoglio perennemente timido e, per usare un eufemismo, altalenante. A un certo punto mi si è accesa una lampadina: siamo sotto bilancio, occorre uno scatto di reni. O, come direbbero le Luche, semplicemente occorre coraggio”.
Due milioni e mezzo di euro per salvare Lucia y Siesta. Stanziati la Regione Lazio, in occasione dell'approvazione del bilancio alla Casa delle Donne in via Lucio Sestio al Tuscolano, popolare quartiere di Roma. Un luogo fisico e altamente simbolico che nell'ultimo decennio ha restituito a centinaia di donne e bambini vita e autonomia e che rappresenta un patrimonio italiano ed europeo e rischiava di chiudere. “E così il coraggio è arrivato - continua - ma non il mio: quello di una Regione capace di fare le cose giuste, di ragionare e lavorare in squadra. Di far seguire i fatti alle parole”.
A firmare la nota sono le consigliere e i consiglieri Marta Bonafoni (Civica Zingaretti), Marco Cacciatore (M5S), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), Gino De Paolis (Civica Zingaretti), Michela Di Biase (Pd), Marta Leonori (Pd), Eleonora Mattia (Pd), Daniele Ognibene (Leu), Gianluca Quadrana (Civica Zingaretti), Fabio Refrigeri (Pd). “Occorreva coraggio, lo abbiamo avuto"
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