L'Oroscopo femminista 2024 di Ladynomics

Ed eccoci qui, care amiche di Ladynomics, di nuovo insieme, a ragionare dell’Oroscopo femminista per il 2024, il nostro appuntamento annuale con il vaticinio farlocco giunto oramai alla sua sesta edizione.

L’anno scorso abbiamo parlato di questa sensazione di attesa del meteorite. A nostra conoscenza, poi non è arrivato, ma il 2023 è stato comunque un altro anno pesantissimo per tutte e siamo un bel po’ sderenate, individualmente e collettivamente.

Che vogliamo fare, ci mettiamo a letto e aspettiamo che passi anche il 2024?

Manco per sogno! Se il mondo là fuori ci soffia contro, ostile e avverso, non dimentichiamo che abbiamo sempre il nostro universo più intimo: possiamo fare grandi cose ed essere grandi persone, se ci ricordiamo di ascoltarlo. Quindi, mettetevi comode, gustatevi l’oroscopo femminista, ma, soprattutto, nei prossimi 12 mesi arrendetevi a voi stesse e sfoderate ogni meraviglia che tenete nascosta per illuminare il  vostro mondo. La felicità, o almeno la serenità, è una cattedrale di equilibrio, misura, eleganza e armonia che possiamo costruire solo noi, giorno dopo giorno.

ARIETE: oroscopo 2024

Il primo segno, il più testardo, di nome e di fatto, è oramai tradizionalmente dedicato alle donne che si prendono cura, di bambini, anziani, amiche, estranei, per professione o ruolo familiare. Quest’anno, davvero, quante testate avete dato e preso tra scuole fatiscenti, sanità allo stremo, sociale inesistente? Sì, parliamo sempre di voi, dottoresse, infermiere, insegnanti, madri, nonne, caregiver. E’ uno smottamento continuo di ogni servizio pubblico che, nel mentre arretra, si restringe e si riduce, ci lascia con il fiammifero della cura in mano, bello acceso. E non è un caso, proprio per niente. Se state prendendo a testate questo muro provate a prendere meglio la mira e non fatelo da sole ma organizzate, per una volta. Parola dell’anno: partecipazione.

Qui per continuare a leggere l'Oroscopo di Giovanna Badalassi pubblicato il 1° gennaio 2024 su Ladynomics
Foto di Ricardo Loaiza su Unsplash