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L'OROSCOPO DI ZOE

L'OROSCOPO DI ZOE

Oroscopo di febbraio 2013 - Predizioni semi-serie e pronostici possibili

Domenica, 03/02/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2013

Cara Ariete,

voglio dedicarti i versi del grande poeta Guillaume Apollinaire: «Ascolta il mare/il mare gemere lontano e gridare nella sua solitudine/la mia voce fedele come l’ombra/vuole essere infine l’ombra della vita/vuole essere o mare viva e infedele come te». È a questo che ti spingono i pianeti, ed è di questo che avrai voglia, nel corso del prossimo mese: essere viva e infedele come il mare. In quale ambito della tua vita mettere in pratica questo desiderio, decidilo tu!



Cara Toro,

anni fa, a casa di amici, mi capitò di assistere a questa scena: uno degli invitati, di cui non faccio il nome!, cominciò a “mettersi a proprio agio” in modo sempre più eclatante. Sdraiato sul divano, si levò scarpe e calzini, chiese in prestito una maglietta per cambiarsi, direzionò il ventilatore solo su di sé. Aveva preso un po’ troppo alla lettera l’invito: “fa’ come fossi a casa tua!” Ebbene – perdonami! – era del tuo stesso segno. Senza arrivare a questi livelli, ti capita a volte di non cogliere le sfumature: ricordati che tra il bianco e il nero c’è una zona grigia (e non levarti i calzini in casa d’altri, nemmeno se ti invitano a farlo).



Cara Gemelli,

nel romanzo di Percival Everett Cancellazione, il protagonista scrittore immagina un personaggio la cui seconda moglie ha lo stesso nome della prima; durante il sesso l’uomo la chiama per nome e lei si arrabbia, sostenendo che lui l’ha chiamata con il nome di un’altra. E in effetti è vero: sebbene il nome fosse il medesimo per entrambe, in quel momento lui stava pensando proprio alla prima moglie! Nel corso di questo mese, grazie al transito dei pianeti guadagnerai una sensibilità davvero acuta, come quella della donna del romanzo. E potrai farne l’uso che vuoi...



Cara Cancro,

Maria Tarditi, scrittrice ottantaquattrenne, racconta in un’intervista che la sua professoressa a scuola le diceva: “Lascio il tuo tema per ultimo, così mi rifaccio il gusto!” Non è bellissima questa espressione? E non è bella l’idea di una professoressa così coinvolta dagli scritti degli alunni? Ma a parte questo, quest’espressione va bene per te, per descrivere il prossimo mese durante il quale, dopo qualche spiacevolezza, finalmente “ti rifarai il gusto”!



Cara Leone,

la scrittrice Katherine Mansfield afferma che nei suoi racconti, per esempio nello straordinario scritto di sole quattro pagine Miss Brill, del 1920, arriva sempre una congiuntura che lei stessa definisce blazing moment, l’attimo fugace e illuminante in cui appare l’emozione. Sarai a caccia di blazing moments nel corso del prossimo mese, e le stelle potrebbero aiutarti a trovarne quanti ne vuoi.



Cara Vergine,

nelle Upanishad, testo fondamentale del pensiero indiano, è scritto che rispetto a brahman, al principio supremo dell’universo, bisogna assumere una posizione neti neti, che vuol dire: né così né così. Non lo conosce davvero né chi dice di conoscerlo, né chi dice di non conoscerlo. In poche parole, è una specie di “so di non sapere” socratico, ancora più originario. E soprattutto ancora più pigro. Insomma: è arrivato il momento di praticare un po’ di neti neti nella tua vita, questo potrebbe essere il mese giusto.



Cara Bilancia,

in una lettera a Kerényi, Thomas Mann, criticando le opere di David H. Lawrence – definite di “una sensualità tisica” –, diceva di stesso: “Io sono un partigiano dell’equilibrio. Mi appoggio istintivamente a sinistra quando la barca minaccia di ribaltare a destra e viceversa”. L’equilibrio è uno dei pregi più frequentemente, e non a torto, attribuiti al tuo segno. Tuttavia, ti sei mai chiesta cosa succederebbe se per una volta assecondassi il movimento della barca, favorendo il suo ribaltamento? Magari scopriresti semplicemente la bellezza di un tuffo fuori stagione...



Cara Scorpione,

ti ricordi qual è stata l’ultima volta in cui hai dovuto chiamare il tuo cellulare da un telefono fisso perché non ricordavi dov’era, e hai sentito lo squillo provenire dalla tua tasca? Non è una circostanza tanto lontana nel tempo, vero? Questo mese potresti trovarti in una situazione in un certo senso analoga: cercherai qualcosa – un’idea, uno stato d’animo, un sentimento – convinta di averla persa, e invece è lì, proprio nella tua tasca. Basta rifletterci un po’ (o, al limite, provare a usare il telefono fisso, magari funziona...).



Cara Sagittario,

nelle sue Lezioni di estetica Karl Solger, filosofo tedesco, definisce sublime quel tipo particolare di bellezza in cui riconosciamo “la vivente attività dell’idea”. Da ciò deriva il fatto che “ci sentiamo piccoli di fronte ad esso”. Quante occasioni hai nella tua vita di assistere a un fenomeno “sublime”? Non intendo solo i grandi fenomeni naturali cui facevano riferimento i filosofi del Romanticismo, ma tutte le possibili occasioni – anche, paradossalmente, le più quotidiane – in cui si può esperire per un attimo questo stato d’animo. Compito per febbraio: va’ in cerca del tuo sublime personale!



Cara Capricorno,

“La sola cosa che mi interessa è che ogni mia opera abbia una vita propria... Ho il terrore di creare qualcosa di morto”, affermava Ingmar Bergman nel corso di un’intervista. Ebbene, il grande regista è certamente riuscito a realizzare film talmente ricchi di senso da acquisire una vita propria ogni volta, ad ogni nuova visione. Ma ora tocca a te: c’è qualcosa di intenso e vitale cui puoi dedicarti nel corso del prossimo mese, anche se non sei geniale come Bergman? Pensiamoci su.



Cara Acquario,

nel suo testo Bonjour cinéma, il regista e teorico Jean Epstein dice che Chaplin ha inventato “l’eroe esaurito”: un clacson lo fa sussultare, un campanello lo fa scattare in piedi dal nervoso. Potresti aver provato qualcosa del genere nei mesi passati, ma adesso finalmente – con il tuo compleanno alle porte, o forse appena passato – ti senti piena di idee e in gran forma, grazie al transito di Venere nel tuo segno.



Cara Pesci,

nella scena finale del film La calda amante di Truffaut, la moglie infuriata, dotata di un enorme fucile nascosto a malapena sotto un elegante cappotto, raggiunge il marito in un sofisticato ristorante e lo uccide davanti agli occhi degli avventori. Sembra episodio improbabile e del tutto inventato, e invece è l’unico elemento di cronaca presente nel film! Questo per ricordarti che la realtà, a volte, può essere molto più inverosimile e inaspettata della fantasia.




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