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L'oroscopo di Zoe

L'oroscopo di Zoe

Oroscopo di novembre e dicembre 2012 - Predizioni semi-serie e pronostici possibili

Domenica, 04/11/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2012

Cara Ariete,

“gli oboboi dei suoi venti della baia lo piangono arroccato in una nuotanuotónanna e per tutta la livyalunga notte, la notte spisciona e salpicante, la notte delle blueribelles, il di lei fluttuaflauto lo veglia”. Penserai che io sia impazzita, ma voglio dedicarti questa frase del Finnegans wake di James Joyce, un libro folle che dà la vertigine dell’incomprensione totale unita alla sensazione di afferrare in qualche modo l’atmosfera descritta. Così i tuoi prossimi due mesi: non ci capirai niente, ma in fondo senti la precisa tonalità della tua vita e sai tutto quello che c’è da sapere.



Cara Toro,

mi sei venuta in mente leggendo il filosofo francese Maurice Blanchot, che sostiene che la famigerata paralisi creativa dell’artista non è mai causata dal vuoto, ma quasi sempre dalla sovrabbondanza, dalla troppa prossimità rispetto alla fonte di ispirazione. La prima parte di novembre potrebbe essere per te un po’ faticosa perché troppo sovraffollata e carica di stimoli, ma verso la metà del mese arriva Marte, che dovrebbe offrirti le energie necessarie per combattere la staticità e sciogliere i tuoi movimenti.



Cara Gemelli,

la mia amica Susanna ha raccontato, con estrema naturalezza, che il giorno del suo matrimonio le si è infilato un chicco di riso nell’orecchio ed è dovuta andare al Pronto soccorso. Argomentava, senza scomporsi, che in sala d’aspetto si vedono situazioni molto più sorprendenti di questa... Susanna è una tipica rappresentante del tuo segno: sorpresa di tutto, ma in fondo nessuna sorpresa è mai abbastanza; calamita per situazioni bizzarre, e tuttavia sempre in cerca di nuove bizzarrie; facile alla noia, e capace di rendere inedita, affabulando, qualsiasi storia. Per farla breve: il 10 novembre Venere e Giove si incontrano nel tuo cielo, e potresti avere di che divertirti.



Cara Cancro,

siccome il periodo appena passato potrebbe essere stato piuttosto difficile per te - Marte dal 3 luglio fino a fine agosto, poi a settembre Saturno, Plutone e Urano in posizione un po’ fastidiosa -, lascio da parte citazioni, consigli e smancerie e provo a fare la “vera astrologa”. Voglio rassicurarti: dal prossimo mese fino alla fine dell’anno, il Sole, Nettuno e Saturno saranno infatti favorevoli per il tuo segno, ci vuole soltanto ancora un po’ di pazienza...



Cara Leone,

nel film Martha di Rainer Werner Fassbinder, l’incontro - fatale - tra la protagonista e il suo futuro marito viene sottolineato con un’immagine molto potente: la macchina da presa gira intorno ai due personaggi più volte, mostrandoli presi insieme in una specie di danza-girotondo. Potrebbe capitarti in quest’ultima parte dell’anno di fare incontri molto significativi, con persone, cose, luoghi, nuovi interessi. Niente paura: non avranno un esito tragico come quello del film! Voglio solo dirti che, dato che non ci sarà un regista a rimarcare l’evento, dovrai avere la prontezza di accorgertene da sola.



Cara Vergine,

ti dedico questa frase che la poetessa Marina Cvetaeva scriveva nel 1915 a Rainer Maria Rilke: “Rainer, ieri sono uscita [...] e ho preso tutto il vento di tramontana - no, tutto il Nord tra le mie braccia. E il suo nome era Tu”. Forse c’è troppo vento e poca terra, per te, in queste parole, ma cosa posso farci? Provo soltanto a leggere le stelle, e nel mese di novembre Mercurio, il tuo pianeta, si avvicina pericolosamente a Venere. Non posso fare altro che invitarti all’amore e alla passione.



Cara Bilancia,

cito anche per te, come nell’oroscopo della Vergine, la grande Marina Cvetaeva, con la quale, però, questa volta non sono d’accordo. Scriveva a Boris Pasternak, il terzo protagonista del “triangolo epistolare” in cui furono coinvolti insieme a Rilke: “Non amo gli incontri nella vita: si sbatte la fronte”, esortandolo dunque a rimandare o addirittura non concretizzare mai il loro incontro. Non so come la vedi tu, ma io non sono tanto per le passioni disincarnate, specialmente quando arriva Venere nel tuo cielo, come ti accadrà il prossimo mese.



Cara Scorpione,

leggi un po’ qui cosa scrisse il poeta Ted Hughes della sua Sylvia Plath, trentacinque anni dopo la sua morte: “...dentro il tuo kleenex zuppo di singhiozzi/e i tuoi attacchi di panico il sabato sera/[...]/non deflettevi”. E ancora: “Persino la cicatrice sulla guancia,/[...]/ era la riga della canna/che ti manteneva dritta sull’obiettivo”. È il vostro mese, quello di novembre, e potresti fare questo effetto a chi ti sta vicino...



Cara Sagittario,

un amico, una volta, mi raccontò in questo modo le circostanze in cui prese la laurea in giurisprudenza, una materia che in realtà odiava: “Mi ero messo a studiare tutto il giorno, agli esami andavo benissimo, e questo paradossalmente era un segno forte del mio malessere, di cui ero perfettamente consapevole”. Sei talmente energica da riuscire bene anche in quello che non ti interessa e, peggio, in quello che ti deprime, ma non è detto che tu debba sempre usare questa tua capacità. Pensiamoci su.



Cara Capricorno,

dice Kierkegaard in Aut-aut che la donna capisce le cose finite, le spiega e sa dare loro un senso. Fin qui tutto bene. Siamo tutte d’accordo, no? Ma - ovviamente - c’è la fregatura: il rovescio di questa frase è infatti che l’infinito lo capisce solo l’uomo, e via dicendo. Tutto al contrario. Anche tu, che sei la rappresentante di un segno di terra, determinata e pratica, hai un’autentica vocazione all’infinito. E Saturno, tuo pianeta-guida e simbolo della restrizione, ti spinge nel corso di questo mese a non accettare nessuna limitazione del pensiero.



Cara Acquario,

quando ho letto questa frase della filosofa Simone Weil ho pensato che doveva essere del tuo stesso segno, e ho indovinato. Weil scriveva a Maurice Schumann, durante l’occupazione nazista: “Ho conosciuto abbastanza la mia specie particolare d’immaginazione da sapere che la sventura della Francia mi farebbe molto più male da lontano che da vicino”. Credo che il tuo bisogno di vicinanza al reale - che nei prossimi due mesi potresti sentire - non scaturisca dalla mancanza di un mondo immaginario cui fare riferimento, ma, al contrario, dalla libertà a volte sfrenata della tua fantasia.



Cara Pesci,

la scrittrice francese Marguerite Duras affermava che chi scrive deve appartarsi in uno spazio di “selvatichezza prima della vita”, “quella delle foreste”, “quella della paura di tutto”. Si tratta, insomma, di decifrare quello che già esiste in noi a uno stato primario, e sprofondarci dentro. Non è spaventoso e bellissimo insieme? E anche un po’ rischioso, certamente. Ma penso davvero che possa valere la pena, e non solo per gli scrittori, assaporare una volta ogni tanto il gusto della propria selvatichezza.

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