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L'oroscopo di Zoe

L'oroscopo di Zoe

Giugno 2012 - Predizioni semi-serie e pronostici possibili

Venerdi, 11/05/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2012

Cara Ariete,

scriveva nel Settecento il drammaturgo e filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing che tutte le passioni, anche quelle più spiacevoli, sono comunque piacevoli in quanto passioni. Ebbene, è proprio quello che spesso ti capiterà di pensare, nel corso di questo mese di giugno, pieno di novità, di impegni insieme faticosi e appassionanti e, soprattutto, illuminato dal favore di Giove.



Cara Toro,

nei suoi Essais Montaigne descrive così l’alternarsi di stati d’animo proprio della nostra quotidianità: “Io non posso fissare il mio oggetto. Esso procede incerto e vacillante, per una naturale ebbrezza. [...] Descrivo il passaggio: non un passaggio da un’età a un’altra o, come dice il popolo, di sette in sette anni, ma di giorno in giorno, di minuto in minuto”. Avrai il dono di saper cogliere il “passaggio”, in questo periodo. E io aggiungo: cogli anche l’occasione per goderti ogni minuto...



Cara Gemelli,

scriveva lo psicologo svizzero Jean Piaget che il bambino è “sempre metaforico”, intendendo la metafora come uno spostamento, una deviazione, una trasgressione dalla norma. Sarai la “bambina metaforica” dello zodiaco, nel corso di questo mese: infantile, poetica e imprevedibile. “Non lo sono sempre?”, ti starai chiedendo. Ebbene: ancora di più, con Giove che dall’11 del mese di giugno transita nel tuo segno!



Cara Cancro,

nel film Une histoire de vent il grande documentarista olandese Joris Ivens racconta di un anziano regista, da lui stesso interpretato, che intraprende un lungo viaggio fino in Mongolia, per realizzare il suo irrealizzabile sogno infantile: catturare l’immagine del vento. Le stelle vi spingono alla gratuità e alla generosità nel mese di giugno, è il momento di impegnarsi in un’impresa impossibile!



Cara Leone,

c’è un punto delle Confessioni di Jean-Jacques Rousseau in cui il filosofo insiste sulla irripetibilità del singolo: “Oso credere che non sono fatto come nessuno di quanti esistono. Se non valgo di più, almeno sono diverso. Si potrà giudicare se la natura abbia fatto bene o male a spezzare lo stampo nel quale mi ha foggiato soltanto dopo avermi letto”. So che anche tu la pensi così, se corrispondi alle caratteristiche del tuo segno! Ma adesso ti consiglio di guardare piuttosto a quello che hai in comune con gli altri, di confidarti e di ascoltare i consigli di chi ti sta vicino.



Cara Vergine,

nella sua performance The artist is present, inaugurata nel 2010 al Moma di New York, Marina Abramovich è rimasta ferma per sette ore al giorno davanti agli spettatori, che potevano sedersi davanti a lei, in silenzio, e rimanere lì per quanto tempo volevano, 3 minuti o 3 ore. L’artista serba, che ha ideato e realizzato performance ben più estreme e cruente, sostiene che si tratta del lavoro più radicale della sua vita. Hai mai pensato a quanto è impegnativo un contatto visivo continuato e silenzioso? E a quanto può essere per te impegnativo – e necessario! – anche solo fermarsi un po’?



Cara Bilancia,

non so dove ho sentito parlare di una cosa chiamata “holy selfishness”, la cui traduzione potrebbe essere “santo egotismo”. Si tratta dell’idea secondo cui, perché qualcuno sia davvero autenticamente e totalmente generoso e altruista, è necessario che stia bene e sia felice in primo luogo lui stesso. Mi piace. Dopo un periodo un po’ complesso, starete davvero bene: insomma, è arrivato il momento di rendere santo il vostro egotismo...



Cara Scorpione,

secondo Roland Barthes, autore che amo e che ho citato altre volte in questo oroscopo, “adorabile” è la parola un po’ stupida con cui il soggetto amoroso designa l’essere amato, non riuscendo a “precisare la specialità del suo desiderio”. Ed è così che mi viene in mente di descriverti, nel corso di questa primavera inoltrata, sotto un cielo che non prevede per il tuo segno nemmeno una stella negativa.



Cara Sagittario,

scriveva Bertolt Brecht nella sua Opera da tre soldi, evidentemente scagliandosi contro i colleghi poeti: “Anch’io potrei proprio capirmi / se preferissi vedermi grande e solitario. / Ma ho visto gente simile dappresso / e mi sono detto: ‘No, questo non fa per te’ ”. Credo che tu possa capire cosa Brecht intendesse. Sei cosciente dei tuoi limiti, in questo periodo, ma sei anche fiera e orgogliosa di esserlo.



Cara Capricorno,

una nota casa produttrice di orologi, cui un amico aveva portato il suo ad aggiustare, glielo ha restituito dopo qualche tempo, affermando che non era riparabile. In realtà, aveva ripreso a camminare, ma perdendo un minuto al giorno. Pur non rientrando negli standard di precisione della casa svizzera, l’orologio soddisfa però a pieno quelli del mio amico, che non ha problemi a spostare la lancetta manualmente, ogni 24 ore, contento di non aver pagato nulla. Questa storia mi ha fatto pensare a te. Prova ad abbassare un po’ i tuoi standard di perfezione: pagherai un prezzo meno alto, oppure può darsi il caso che non pagherai affatto!



Cara Acquario,

Hannah Arendt, in un saggio su Walter Benjamin, nota come per descrivere l’opera del filosofo tedesco occorra fare molte “constatazioni negative”: lavorava sui testi ma non era filologo; era un erudito, ma non era allievo di nessuno; fu attratto dalla maniera teologica, ma non fu teologo. Per farla breve, Arendt individua nell’impossibilità di una classificazione una delle cause della sua fama soltanto tardiva. Sei tra i segni più eclettici e indefinibili dello zodiaco (in questo mese in particolare), cosa non sempre apprezzata. Io penso invece che vada bene così, e il paragone che ti ho appena proposto (il grande Benjamin) dovrebbe convincerti...



Cara Pesci,

non so se hai mai letto la novella di Virginia Woolf intitolata Momenti di essere: con questa espressione la scrittrice intende quegli istanti in cui lo stato inconsapevole nel quale viviamo gran parte del tempo si interrompe, si squarcia, ed entriamo per un attimo in contatto con la nostra realtà (qualunque cosa essa sia...). I “momenti di essere” sono rotture, sono intermittenze, e sono violenti. Non voglio spaventarti, ma potresti esperire qualcosa di simile, nei prossimi giorni: si tratta solo di farne buon uso.





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