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L'Oroscopo di Zoe

L'Oroscopo di Zoe

Giugno 2011 - Predizioni semi-serie e pronostici possibili

Domenica, 05/06/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2011

Cara Ariete,

l’altro giorno il mio amico Stefano, un intellettuale molto padrone di sé, e del tuo stesso segno, ha pianto guardando le evoluzioni delle foche nell’acquario dove aveva accompagnato il figlio. Forse crederai che io apprezzi questa manifestazione sentimentale. Al contrario. Quello che voglio suggerirti è di imparare a diffondere (e diluire) l’emotività in tutti i momenti della tua vita, piuttosto che essere sempre trattenuta per poi perdere il controllo improvvisamente. Tra i vantaggi di questo comportamento, c’è anche quello di evitare figuracce in giro per i parchi acquatici…



Cara Toro,

lo scienziato sovietico L.S. Vygotskij nei suoi studi sull’età infantile sostiene che il fondamento della creatività è la capacità di combinare il vecchio in nuovi legami, che l’immaginazione “costruisce sempre con materiali forniti dalla realtà”. È questo il tipo di attitudine che caratterizzerà il tuo prossimo mese, un’abilità straordinaria nel produrre grandi e belle novità, semplicemente a partire dalla tua solita vita.



Cara Gemelli,

scriveva Italo Calvino che lo scopo della letteratura è quello di tenere unito il mondo, che tende ineluttabilmente alla frammentazione. Lasciamo stare l’universo e parliamo di te. C’è qualcosa nella tua vita che può assolvere questa funzione? Individua una persona a cui rendere conto, un lavoro a cui dedicarti, un luogo dove tornare, insomma qualcosa che possa salvarti dalla dispersione, dalla forza centrifuga di cui spesso sei proprio tu il motore endogeno.



Cara Cancro,

hai mai visto quell’arnese dei geometri che prende le misure semplicemente proiettando una piccola luce rossa? Si chiama “distanziometro” ed è quello che ci vuole per te nel periodo che sta arrivando: uno sguardo luminoso e preciso, geometrico e calcolatore, che velocemente e discretamente si volge verso tutti gli angoli di una stanza e in un attimo sa tutto quello che deve sapere. Insomma, lucidità e presa di distanze…



Cara Leone,

voglio citarti dei versi della poetessa Emily Dickinson, adatti a te e riferiti proprio al prossimo mese: “Com’è squallido, essere qualcuno! / Che volgarità! / Come una Rana / Dire il proprio nome / Per tutto Giugno /A un Pantano ammirato!”. Forse sai già cosa voglio intendere, ma per non correre rischi sarò ancora più esplicita: prova a rinunciare al tuo pubblico, al tuo “pantano ammirato”, vedrai che sollievo!



Cara Vergine,

non so se hai presente quella sensazione di generico e diffuso cattivo umore, non abbastanza intenso da giustificare la strenua ricerca dei suoi motivi, ma abbastanza diffuso da rovinarti la giornata. A volte, è molto peggio così che sapere con precisione quello che ci turba, visto che se non c’è il problema non c’è nemmeno la soluzione. Quello che voglio dirti è che il mese di giugno potrebbe essere il momento adatto per scoprire il motivo preciso, e finora nascosto, di quella specie di velo che a volte ti offusca.



Cara Bilancia,

qual è secondo te la stanza più accogliente della casa? La cucina, risponde la maggior parte degli intervistati, e così in effetti direi anche io. Eppure, questo luogo caldo e confortevole si rivela statisticamente anche il più pericoloso, quello dove avvengono più incidenti, liti, e accoltellamenti vari. Niente paura, non ho previsioni pulp in serbo per te, voglio soltanto farti notare come ogni cosa abbia il suo inaspettato lato oscuro, non dimenticarlo mai.



Cara Scorpione,

come per l’oroscopo dei Gemelli, anche per il tuo mi viene in aiuto la teoria della letteratura. Nel saggio Natura e scopo della narrativa la scrittrice statunitense Flannery O’Connor scriveva: “Una cosa che accompagna lo scrittore è il continuo apprendistato della scrittura. Non appena lo scrittore ‘impara a scrivere’… è finito”. C’è qualcosa che sei convinta di avere definitivamente imparato? È il momento di rimetterlo in discussione, se non vuoi che diventi qualcosa di inerte, di rigido e legnoso.



Cara Sagittario,

un aneddoto per te: si racconta che Schumann, interrogato sul genere di sensazione che può esprimere un componimento musicale, si sedette, si mise a suonare e disse “questo!”. Rifiutandosi di “tradurre” la musica in linguaggio verbale, il celebre compositore affermava insomma l’impossibilità di distinguere il contenuto dal modo in cui lo si esprime, la sostanza dalla forma. Il tuo compito per questo mese è di riflettere su questa impossibilità, che naturalmente non vale solo per l’arte.



Cara Capricorno,

di recente, il filosofo francese Alain Badiou, invitato a parlare del suo “amico e rivale” Jacques Rancière, ha esplicitato all’inizio del suo intervento quello che ne sarebbe stato “il principio etico”: “Evitare qualsiasi paragone con me. Non parlare assolutamente di me. Né accordi, né disaccordi”. È proprio questo il tuo compito, apparentemente semplice, tremendamente difficile, per il prossimo mese: considerare gli altri per quello che sono, senza confronti, senza che questo diventi un alibi per lamentarti di ciò che ti manca o un modo per mostrare ciò che possiedi in maggior misura.



Cara Acquario,


ti sei mai chiesta perché alcuni fiorai rimangono aperti tutta la notte? A chi verrebbe mai in mente di comprare dei lillà alle 3 di mattina? O dei garofani a mezzanotte? È un mistero, ma è bello vedere quelle casette illuminate lungo la strada, e immaginare un omino che ci dorme dentro. Come se tra le emergenze previste - tali da giustificare un’apertura di 24 ore su 24! - ci sia anche l’acquisto di un mazzo di fiori. Ti auguro di trovare uno spazio così incongruo e gratuito nella tua vita, questa estate, e soprattutto, che rimanga sempre aperto!



Cara Pesci,

il filosofo francese Roland Barthes, nel suo libro La camera chiara, sostiene che nelle fotografie, mettendoci in posa, imitiamo noi stessi, quello che crediamo di essere e quello che vorremmo si creda che siamo. Ecco perché, ripresa in foto, sono sfiorata da una sensazione di inautenticità: “sono un soggetto che si sente diventare oggetto”. È così che voglio descrivere quel particolare atteggiamento che hai avuto nell’ultimo periodo: per chi ti stai mettendo in posa? Ricordati che le foto in posa non vengono mai bene…

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