Lunedi, 04/04/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2011
Cara Ariete,
nei primi anni Ottanta l’artista Maria Lai ha realizzato una performance collettiva ad Ulassai, in Sardegna: ha fasciato di tessuto celeste tutte le case del paese e poi le ha legate con un nastro alla vicina montagna. Gli abitanti hanno dato il loro contributo, facendo un fiocco tra le case di famiglie unite da amicizia, ed evitando invece, dove amicizia proprio non c’era, che il nastro collegasse le abitazioni. Non ti sembra una forma di saggezza? Forse è il momento di costruire - mentalmente, certo! - la tua personale mappa di unioni e disunioni, senza ipocrisie; poi capirai qual è la tua montagna, il punto fermo a cui aggrapparti.
Cara Toro,
ci sono buone probabilità, visto il tuo segno, che tu sia golosa come me, dunque uso una metafora gastronomica. Mi sono accorta, nel mio quarto decennio di vita, che la bottarga non mi piace realmente, ma che l’ho sempre mangiata per una specie di inerzia, dato che non si può nemmeno dire che mi disgusti. Avrai già capito dove voglio arrivare: forse c’è qualcosa che accetti passivamente nella tua vita, che non ti è del tutto sgradito ma nemmeno ti piace. Medita sul fatto che potresti evitarlo, e con poco sforzo.
Cara Gemelli,
il mio amico Vania compra on-line qualsiasi cosa, facendoselo inviare dai posti più sperduti nel mondo: ultimamente ha ordinato dall’Australia dei semi di baobab e pensa di piantarli nelle campagne viterbesi. Proprio quello che dovresti fare tu nel mese di aprile: trapianta vicino a te qualcosa che viene da molto lontano, un progetto, un’abitudine, persino una persona. Sarà bello farlo, ahimè!, indipendentemente dal risultato!
Cara Cancro,
scriveva il filosofo francese Georges Bataille: “La pura felicità è nell’istante”. Non preoccuparti, non è la solita irritante esortazione a cogliere l’attimo, ma un invito a riflettere sul fatto che la felicità, quando è piena e pura, è solo un momento, nasce all’improvviso, ed è già passata. Questo mese sarà ricco per te di tante piccole gioie spurie e di media durata, di cui tu, più di tutti gli altri segni dello zodiaco, potrai renderti conto e potrai apprezzare lentamente, senza questa angoscia del carpe diem!
Cara Leone,
non so se hai mai seguito le telenovelas brasiliane, o cose simili. Io confesso di sì e mi ha sempre colpito il fatto che richiedono un totale atto di fede da parte dello spettatore, su cose francamente incredibili: sull’esistenza di pillole che fanno impazzire, sulla comparsa improvvisa di fratelli gemelli cattivissimi mai nominati prima, persino su gravidanze plurigemellari da padri diversi. Una persona a te vicina potrebbe presto richiederti questo tipo di fiducia, cosa pensi di fare? Ricorda solo che la razionalità a volte è sopravvalutata…
Cara Vergine,
mi è capitato recentemente di visitare l’acquario di Cala Gonone, in Sardegna, dove ho vissuto una strana esperienza: un polpo, invece di nascondersi tra le rocce al fondo della vasca come tutti gli altri rappresentanti della sua specie, si è attaccato al vetro proprio di fronte a me, e invece di farsi guardare mi ha guardato a lungo. Cosa avrà visto il mio polpo anticonformista? Questo mese i pianeti ti daranno la possibilità di seguire il suo esempio: sarai abbastanza lucida e coraggiosa da separarti dal branco e osservare il mondo da una prospettiva totalmente diversa.
Cara Bilancia,
sembra che i turisti cinesi in giro per l’Europa seguano un percorso tutto loro, che tiene conto dei siti e dei monumenti universalmente noti, ma ne prevede anche altri per noi impensati. Tra questi, un albero di Cambridge cantato da un famoso poeta cinese da noi per lo più sconosciuto, assediato dai turisti asiatici e totalmente ignorato da tutti gli altri. Nel corso di aprile ti potrebbe capitare di prendere direzioni non proprio unanimemente condivise, non farti distogliere, solo tu puoi scegliere le tappe del tuo fantastico tour!
Cara Scorpione,
una delle espressioni ricorrenti della mia amica Laura, la moglie di Vania che ho citato nell’oroscopo dei Gemelli, è: “buona idea”. L’ottimismo non è proprio una delle caratteristiche del tuo segno, ma ti rendi conto del potere di questa affermazione? Nel corso del prossimo mese, fortunato per te, avrai l’occasione di pronunciare questa frase, cerca di non sprecarla!
Cara Sagittario,
più passa il tempo più mi convinco che al fondo dei rapporti tra gli umani vi siano sempre le stesse dinamiche, che si ripetono con lievi differenze. Un esempio? Un consiglio universitario ha gli stessi meccanismi di una riunione di condominio, magari con qualche congiuntivo corretto in più. Certo è deprimente, ma è anche vero che poter in qualche modo prevedere cosa accadrà non è male. Questo mese non potrai fare molto per cambiare le cose: fai un passo indietro, atteggia un po’ di cinismo e disincanto, e approfittane per imparare qualcosa in più sulle solite, inevitabili, meccaniche relazionali.
Cara Capricorno,
nel 1764 Kant scriveva della donna: “Un faticoso apprendere e un fastidioso lambiccar di cervello consumano i pregi che sono propri del suo sesso e ne indeboliscono le attrattive”. Cosa ti fanno venire in mente queste parole? Orrore, sconcerto, rabbia? Anche a me. Ma più che segnalare il misogino del mese, voglio sottolineare il meccanismo che c’è dietro: l’intensità dell’odio contro le donne non può che nascondere anche il terrore (e la consapevolezza) della loro forza e del loro cervello. Questo mese sarai in guerra contro qualcosa. Non fare come Kant: chiediti perché ti fa così paura.
Cara Acquario,
in Estremo Oriente la rana è simbolo di libertà, così ho letto da qualche parte. La rana? E dove sono finiti gabbiani, farfalle, delfini? Va bene, la rana salta, ma vive negli stagni, è poi piccola e viscida, no? Ci ho pensato un po’ su, e ho deciso che questa immagine, invece, va proprio bene per te, che sei la più ostinata aspirante all’indipendenza dello zodiaco: nel mese di aprile avrai la tua dose di libertà, ma sarà un po’ mascherata e sfuggente, meno grandiosa e più inaspettata del solito.
Cara Pesci,
nello strepitoso film di Luis Buñuel, Quell’oscuro oggetto del desiderio, la bellissima Àngela Molina grida a Fernando Rey, che interpreta un uomo innamorato di lei fino all’ossessione: “La chitarra è mia e la suono per chi mi pare!”. A parte il simbolismo sessuale (in effetti, non proprio nascosto), nei prossimi mesi potrebbe capitarti di dover pronunciare questa frase, o una sua variante. Qualsiasi significato implicito abbia per te, e qualsiasi metafora tu voglia usare, ciò che conta è che tu la dica!
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