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Loredana Veneri: Esiste una Filumena in ogni donna capace di amare e lottare

Loredana Veneri: Esiste una Filumena in ogni donna capace di amare e lottare

Per il secondo anno consecutivo il premio di Miglior Attrice Protagonista va a Loredana Veneri per l'interpretazione di Filumena Marturano

Mercoledi, 02/09/2015 -
Scritta da Eduardo De Filippo per la sorella Titina, e portata in scena per la prima volta al teatro Politeama di Napoli nel 1946, ”Filumena Marturano” ancora oggi è la sua opera maggiormente rappresentata sia in Italia che all’estero. Filumena, figlia del popolo, uno dei personaggi femminili più intensi e complessi nel panorama teatrale. Un ruolo non facile da interpretare ma che se si trova il giusto l'equilibrio tra il dramma della sofferenza, la riconquista della dignità perduta e la volontà di riscatto sociale e sentimentale, l'attrice lascerà al pubblico un importante impatto emozionale.

Ed è proprio quello che è accaduto alla XVI edizione della rassegna teatrale “Sipario Aperto”, organizzata da Alfonso Rubini, l'associazione Il Mosaico e patrocinata dall’assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Capaccio, che si è tenuta in Piazza Basilica Paleocristiana nella cittadina dei templi.

Sotto le stelle di Paestum uscite quasi per fermare la pioggia, il pubblico è rimasto travolto dalla interpretazione di Loredana Veneri, attrice, regista e giornalista. Una rappresentazione passionale, emotiva, intrigante, moderna pur conservando il principale messaggio di Eduardo De Filippo “La riabilitazione di una categoria di donne, un grido di ribellione in questo mondo sconvolto e turbinoso”. Come Antigone, una sfida agli stereotipi sociali che rivendica il diritto di essere madre e donna. Non a caso la giuria le ha consegnato il premio “Miglior Attrice Protagonista 2015”.



Abbiamo incontrato Loredana per una breve intervista.



Il personaggio Filumena Marturano è stato interpretato dai grandi nomi femminili del teatro italiano, Titina De Filippo, Regina Bianchi, Lina Sastri... quanto ha influito ciò sulla sua decisone di interpretare il personaggio?

Infatti questa cosa è stata una delle mie prime difficoltà. Ero molto condizionata soprattutto durante le prime prove. Poi un giorno, ho sentito entrare la mia Filumena Marturano dentro la mia pancia. Pertanto ho capito che non devo necessariamente scimmiottare, imitare questi grandi nomi, ma dovevo soprattutto creare la mia Filumena Marturano. Penso che sia stato questo il passaggio più importante per me. Viverla dentro la mia pancia. Proprio questo mi ha portato a creare l'immagine del personaggio, cucito proprio su di me, sulle le esperienze della mia vita come donna, su quelle di tutte le donne, sulla capacità di sentire un personaggio così forte e complesso.



Lei ha ricevuto due premi come migliore attrice protagonista e il premio della critica come migliore interpretazione per Filumena Marturano, il pubblico è stato travolto in un vortice di emozioni fino alle lacrime, oltre l'indiscussa preparazione artistica maturata nella sua carriera, crede di aver attinto nella sua personale sofferenza di donna e madre per rappresentare al meglio un personaggio come Lei stessa definisce contenitore delle più intense emozioni?

L'incontro con Filumena Marturano è stato un incontro che Dio, il destino o qualunque altro nome si voglia dare al grande sistema che ci governa, ha segnato la mia vita artistica e personale. chiamiamola una misteriosa coincidenza, mi piace chiamarla così, due donne così lontane nel tempo ma così vicine a volte da confondersi, mentre urlavo il suo dolore toccavo il mio è quello di tutte le donne che aspettano, in un frustrante silenzio, di essere riconosciute e apprezzate. Filumena alla fine vince, un'amara vittoria pagata ad un prezzo troppo alto.



Filumena di ieri e le donne di oggi?

Esiste una Filumena in ogni donna capace di amare e lottare, così come esiste un Domenico Soriano in ogni uomo egoista incapace di amare.



Qual è il messaggio della sua Filumena Marturano?

Più coraggio, più dignità, più volontà di affermare la propria identità in un mondo che, forse, non ha superato del tutto i pregiudizi, ma li ha solo mascherati.



Grazie Loredana Veneri per la disponibilità, con l'augurio di una felice e prosperosa carriera artistica.



Sanja Radivojevic

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