Venerdi, 22/05/2009 - Lascia un messaggio nell’anfora, con questo slogan è passata anche per Carpi la staffetta delle donne contro la violenza, un evento lungo un anno promosso dall’ Udi nazionale. Dal sud al nord d’Italia l’anfora portata da due donne, attraversa le città, entra nei Comuni, nelle università, nei teatri, nelle scuole. Una sorta di vaso di Pandora carica di denuncia e ferma determinazione delle donne contro la violenza. Nell’ambito del programma carpigiano, organizzato dall’Udi locale è andato in scena, nel suggestivo cortile del castello, Lontano dagli occhi - storie di tratta e prostituzione, uno spettacolo di Elena Bellei realizzato con la collaborazione della Casa delle donne contro la violenza e il Centro Stranieri di Modena.
Sul palco l’attrice Oksana Casolari, il chitarrista Fabrizio Dal Borgo e la percussionista Patrizia Ferrarini.
Lo spettacolo nasce in parte da un racconto tratto dal libro “Tutte le forme che può prendere l’amore” di Elena Bellei e in parte da testimonianze di donne straniere cadute nella rete di sfruttatori criminali pagando a caro prezzo il loro desiderio di raggiungere l’ Italia alla ricerca di un lavoro.
“Abbiamo scelto questo titolo perchè la prostituzione è affrontata come problema di decoro della città, di degrado della strada, da togliere da sotto gli occhi- dice l’autrice- ma la realtà che si nasconde dietro la prostituzione, specie dietro la tratta ai fini di sfruttamento sessuale, è una realtà che non si vuole vedere, ed è violentissima. Lo spettacolo racconta di Olga, Tatiana, Idris (i nomi sono di fantasia) che sono vendute e ricomprate, spostate da una città all’altra d’Europa, “smistate” come pacchi alla dogana, abusate, minacciate e ridotte in schiavitù. Molte di loro sono poco più che bambine”.
Nel cortile del castello in esposizione la mostra Silent Witness, le testimoni silenziose vittime della violenza domestica.
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