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Lo sviluppo è una questione di cultura

Lo sviluppo è una questione di cultura

Aidos - Rapporto UNFPA sullo Stato della popolazione nel mondo 2008: l'edizione italiana è curata dall'Associazione italiana donne per lo sviluppo

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008

E’ stato presentato come ogni anno a novembre il Rapporto UNFPA sullo Stato della popolazione nel mondo 2008, la cui edizione italiana è curata dall’Aidos, Associazione italiana donne per lo sviluppo. I dati contenuti non raccontano, purtroppo, novità positive per le donne: ogni giorno 1600 donne e più di 10.000 neonati perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto, dei 960 milioni di analfabeti, i 2/3 sono donne, ragazze, bambine, il 61% delle persone che vivono con l’HIV nell’Africa Sub-Sahariana sono donne, i 3/5 del miliardo di persone che vivono con meno di 2 dollari al giorno sono donne, una donna su 5 nel mondo ha subito violenze (che aumentano quando scoppia un conflitto armato o quando per migrare si finisce nella rete della tratta di esseri umani). La ragione del permanere di tanti drammi è imputabile al “troppo poco fatto per promuovere in maniera efficace l’uguaglianza di genere e i diritti umani”. Da queste considerazioni si è mosso il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) facendo una “insolita e onesta autocritica” e nel Rapporto 2008, intitolato “Punti di convergenza: cultura, genere e diritti umani”, “propone agli attori impegnati nella cooperazione allo sviluppo di includere un’altra componente nei propri programmi: la cultura. O meglio, la cultural fluency. Un concetto nuovo, che sfida la globalizzazione, il “pensiero unico”, i preconcetti culturali, ma anche le contrapposizioni Nord-Sud, Islam-Cristianesimo, migranti-residenti”.

(13 dicembre 2008)

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