Lunedi, 14/10/2013 - Un primo passo avanti è stato compiuto per cercare di arginare un fenomeno che ormai detiene un triste primato nella cronaca di tutti i giorni. Le nuove direttive infatti tendono a prevenire la violenza, proteggere le vittime e punire in modo più severo i colpevoli.
In sintesi, queste le norme più importanti contenute nel decreto legge
- Sono previste sanzioni più severe se alla violenza assiste un minore, se la vittima è in gravidanza, se la violenza è commessa dal coniuge o dal compagno.
- In caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare e stalking. le forze dell'ordine saranno obbligate al fermo di chi viene sorpreso in un atto di violenza.
- In caso di rischio per l'integrità fisica della donna, viene impedito al violentatore di avvicinarsi alla vittima. È previsto un braccialetto elettronico per controllare qualsiasi suo spostamento.
- Per evitare che la vittima riceva intimidazioni atte a ritrattare la denuncia, la querela diventa irrevocabile.
- Per la vittima che non può permettersi un avvocato verrà concesso un patrocinio gratuito.
- La vittima di violenza sarà costantemente informata se il colpevole si trova in carcere o in libertà.
- Saranno istituiti nuovi centri antiviolenza e case-rifugio, e verrà concesso un permesso di soggiorno agli stranieri che subiscono violenze.
Ma per far sì che questi crimini accadano sempre di meno, occorre sensibilizzare a monte gli uomini su quanto una violenza possa causare danni irreversibili come: insonnia, apatia, perdita del desiderio sessuale, tensione, panico irritabilità e sensazioni di inadeguatezza.
Nello stesso tempo, da parte della donna occorre che ognuna riesca a raccontare il dramma vissuto e troppe volta taciuto per vergogna o paura. Non solo per farsi giustizia ma per liberarsi da un peso insopportabile.
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