Voci dal territorio - L’associazione di Ravenna lavora da 17 anni contro la violenza alle donne
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2009
I più violenti sono mariti, ex-mariti, conviventi o famigliari. E’ quindi tra le mura domestiche che le donne subiscono violenze. Da 17 anni è attiva a Ravenna, Linea Rosa, associazione presieduta da Alessandra Bagnara, che offre sostegno alle donne in difficoltà.
“Dall’apertura del Centro di Prima Accoglienza nel dicembre 1991 - spiega la presidente Bagnara - Linea Rosa ha accolto oltre 3.000 donne che hanno subito una qualche forma di violenza per la maggior parte ad opera di partner ed ex partner, mentre ne ha ospitate 64 nella Casa Rifugio ad indirizzo segreto (aperta dal 1998), 19 nella Casa Dafne (aperta dal 2005) e 18 nella Casa Il Melograno (aperta dall’aprile del 2007)”.
Nel corso del solo 2007, sono state invece 417 le donne accolte; mentre ha ospitato 8 donne e 6 tra bambini e bambine nella Casa Rifugio ad indirizzo segreto e 8 donne e 8 bambini e bambine nella Casa Dafne. Infine, per il 2008 sono già 364 le donne che si sono rivolte al Centro di Prima Accoglienza di Linea Rosa, in via Mazzini.
L’attività di Linea Rosa è strutturata su vari livelli: si parte generalmente da uno o più colloqui (telefonici o personali) durante i quali la donna racconta la sua storia, le sue problematiche, i suoi timori. Insieme a lei si cerca di capire il percorso da seguire, quali sono gli obiettivi, quali le risorse a cui poter attingere, quali i servizi da attivare. L’associazione è in grado di fornire assistenza psicologica, medico-legale e sociale, attraverso un rete di servizi e figure professionali specializzate. Inoltre può costituirsi parte civile nel processo, su richiesta delle donne che sono state oggetto di violenza o comunque attuare ogni opportuno intervento, nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. In casi di particolare gravità la donna può essere ospitata anche nella casa rifugio, un luogo con indirizzo segreto dove la donna (ed eventualmente anche i suoi figli) attraverso la relazione con altre donne nella sua stessa condizione, possa acquisire sicurezza, indipendenza ed autonomia.
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