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Lina Merlin a 130 anni dalla nascita

Lina Merlin a 130 anni dalla nascita

Il Comitato Lina Merlin e la Rai ricordano la figura e l'operato della prima Senatrice della Repubblica, partigiana e componente dell'Assemblea Costituente

Lunedi, 16/10/2017 - Una figura femminile della politica italiana che si staglia ancora per la nitidezza e la forza del suo operato. E non solo per la legge, che porta il suo nome, con cui è stato superato l'abominio della 'case chiuse'.

Una data, quella dei 130 anni dalla sua nascita (15 ottobre 1887) che non è passata sotto silenzio. Il Comitato Lina Merlin, del quale la senatrice Laura Puppato e la deputata Pia Locatelli sono presidenti onorarie, ha ottenuto "che Rai Storia ricordasse la figura della Senatrice socialista" con un documentario dal titolo  "Lina Merlin. La senatrice" andato in onda domenica scorsa.

Lina Merlin, insegnante e partigiana, è stata membro dell’Assemblea Costituente e prima donna a essere eletta in Senato. Il documentario - realizzato da un’idea di Vittorio Sega a cura di Anna Maria Zanetti e Luccia Danesin per la regia di Roberto Lippi - con interviste inedite a protagonisti della vita politica del passato come Oscar Luigi Scalfaro, Giulio Andreotti, Luigi Gui, Lidia Menapace, Elena Marinucci, Giglia Tedesco e altri, "mostra la complessità della figura politica della Senatrice Lina Merlin, ben oltre il limite cui l’ha costretta la legge epocale di cui fu autrice e che nel 1958 abolì le case di prostituzione". La narrazione, accompagnata dall'intervista che Enzo Biagi le fece per la Rai e in cui rievoca i momenti della storia italiana di cui fu protagonista, dalla Costituente all’alluvione in Polesin, restituisce "un ritratto a tutto tondo di una donna politica che rappresenta la migliore tradizione alla quale si possono richiamare la storia e la politica e alla quale si deve, tra l’altro, quella frase “senza distinzione di sesso” che è contenuta nell’articolo 3 della Costituzione italiana su pari dignità e uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge".

Sempre dedicata a Lina Merlin, il 20 ottobre a Milano si terrà l'inziativa promossa dal Comitato insieme alla Fondazione Kuliscioff e a IRIS "La Milano di Lina Merlin" (pdf) con la partecipazione di scolaresche e con alcune riflessioni anche sulla scorta di filmati, documenti e libri a lei dedicati.

Dall'invito all'evento del 20 ottobre, riportiamo:

"Lina Merlin, dopo il confino in Sardegna, perseguitata dal fascismo, si trasferisce a Milano che elegge a sua città di adozione. Vive e lavora nel quartiere Lambrate in Via Catalani 63, dove si riuniscono i promotori dell’insurrezione milanese del 1945. Insegna in casa e poi al Caterina da Siena, per l’impegno profuso dalla Preside Ines Saracchi, fonda i Gruppi di Difesa della Donna ed è tra le promotrici dell’Unione Donne Italiane a Milano. Il 27 aprile 1945 viene nominata Vicecommissario alla Pubblica Istruzione nel Comitato di Liberazione Nazionale della Lombardia e il 29 giugno è chiamata a far parte della direzione nazionale del partito socialista, in qualità di responsabile della commissione femminile. A Milano, con Carla Barberis Voltolina, raccoglie e pubblica le lettere a lei spedite dalle prostitute italiane.

Eletta prima Senatrice della Repubblica Italiana nel 1948, nel 1958 è poi eletta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Verona-

Padova-Vicenza-Rovigo, ma tiene comunque una casa in periferia a Milano, in Via Martignoni, dove stabilisce rapporti con la Società

Umanitaria per un progetto per il “suo” Polesine. Trasferitasi ormai bisognosa di assistenza a Padova, esprime la volontà di essere sepolta a Milano, e la città a cui era tanto legata decide che Lina Merlin trovi posto nel Famedio del Cimitero Monumentale.

Una figura dunque importante nella storia d’Italia, e di Milano in particolare, che si vuole non solo ricordare ma far conoscere soprattutto

alle nuove generazioni, per l’impegno politico e sociale da lei profuso e per affrontare questioni, come quella dello sfruttamento della

prostituzione, da lei aperte ma mai fino in fondo risolte anche ai giorni nostri".



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