Nasce Pari o Dispare, Authority per vigilare sulle azioni che discriminano le donne nel lavoro e nelle carriere e che perpetuano stereotipi femminili nei media
Lunedi, 11/01/2010 - Il pareggio è l'obiettivo che si propone 'Pari o Dispare', associazione presentata questa mattina a Roma, presso la Sala Igea dell'Enciclopedia Italiana da Fiorella Kostoris (Presidente) ed Emma Bonino (Presidente onoraria), alla presenza di Giuliano Amato, presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana, e di moltissime donne. "In Italia si nasce pari e si cresce dispare. - ha dichiarato proprio Bonino - E questa non può essere una maledizione geografica, la classica 'nuvoletta' di Villaggio. La situazione in cui le donne si trovano è conseguenza di meccanismi culturali e tradizionali che poi sono diventati politici ma che si possono e si devono cambiare".
Il nascente comitato punta a svolgere una funzione di Authority vigilando sulle azioni che discriminano le donne nel lavoro e nelle carriere, analizzando le difficoltà di accesso delle donne al mondo del lavoro e segnalando gli stereotipi femminili nei media.
Fiorella Kostoris, presentando l'iniziativa, ha sottolineato la mancanza nel nostro paese di un'Agenzia pubblica indipendente e dotata di terzietà rispetto all’esecutivo, come invece previsto dalla Direttiva Europea 54, che promuova l’effettiva parità di genere nel mercato del lavoro, premiando le buone pratiche e sanzionando le cattive. E' questo il motivo che ha stimolato la nascita di 'Pari o Dispare', che ha visto la luce, dal punto di vista legale, il 19 dicembre scorso dall'impegno di una settantina di donne la cui differenza di età tra la più giovane e la più grande supera i 50 anni. Non potendo contare su strumenti guiridici - ha proseguito Kostoris - il Comitato avrà come punto di riferimento il 'comply or explain' - principio secondo il quale in caso di non rispetto delle pari opportunità l'inadempimento deve essere giustificato e motivato - e la persuasione morale; infatti 'Pari e Dispare' segnalerà alla stampa e alla Rete chi adotta buone pratiche e chi invece preferisce quelle cattive, premiando simbolicamente i primi con un euro di cioccolato e sanzionando i secondi con il carbone dolce. Nel corso dell'odierna presentazione è stata premiata l’on. Susanna Cenni, ex assessora alle Pari Opportunità della Regione Toscana, promotrice della legge regionale 16/2009 sulla cittadinanza di genere, mentre il carbone è andato alle molte istituzioni che non hanno selezionato alcun componente femminile fra i propri rappresentanti nel Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel), dove le donne sono presenti in una percentuale inferiore al 10 percento.
E sul tema della rappresentanza politica Emma Bonino ha ricordato una dichiarazione di 10 anni fa proprio di Giuliano Amato quando, poco prima delle elezioni del Presidente della Repubblica disse che il Presidente poteva essere una donna. Su questa dichiarazione si scatenò un dibattito così acceso e un tale putiferio che, dopo qualche giorno, rettificò dicendo 'Ho detto una donna, non un coleottero'. La neo candidata alla poltrona di Presidente della Regione Lazio ha poi aggiunto, riferendosi al nutrito pubblico femminile presente: "In questa sala in molte ce l'abbiamo fatta. Se ci mettiamo insieme è possibile ottenere dei risultati. Tutti? Non lo so, però vale la pena provare".
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