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Limite di sopportazione - di Chiara Cretella

Limite di sopportazione - di Chiara Cretella

fino al 3 dicembre a Bologna, il Festival 'la Violenza Illustrata', VI edizione

Giovedi, 17/11/2011 - C’è un limite di sopportazione che molte donne superano quando si trovano

incastrate in rapporti che sono fatti di sopraffazione e umiliazione, di violenza

e discriminazione. Superare questo limite è pericoloso come percorrere

un’autostrada a piedi, come camminare sul ciglio di un burrone portando

per mano i propri figli, perché la velocità della violenza, quando una donna

decide di dire no, è la prima causa di morte.

È questo limite che la Casa delle donne vuole portare sotto gli occhi di tutti,

quello di una guerra silenziosa che continua ogni giorno a mietere vittime,

assumendo le proporzioni di una strage. I nostri report, come ogni anno,

registrano i dati del femicidio in Italia. Nel 2010 sono state 127 le donne uccise

nell’ambito della violenza di genere; dall’inizio di quest’anno, solo in Emilia-

Romagna sono state già 11 le donne uccise, il dodicesimo femicidio è stato

sventato per poco, in una lavanderia di Via Andrea Costa a Bologna.

Sotto gli occhi di tutti noi si consuma il silenzio delle Testimoni silenziose –

una mostra itinerante che ricorda con delle sagome le donne uccise –, che ci

chiedono di intervenire, di prevenire, di cambiare la cultura patriarcale che

pervade le nostre vite e i nostri immaginari.

Per questo abbiamo voluto un festival per ricordare la Giornata mondiale

contro la violenza sulle donne: per ricordare il lavoro di chi ogni giorno

combatte contro questo stato di cose, tra mille difficoltà e pochi finanziamenti,

per portare alla luce questo limite, che non deve più esser superato o

giustificato dai media, dal virilismo di ritorno e da una cultura della

mercificazione del corpo femminile.

Il nostro festival è giunto alla sesta edizione e si è ingrandito di collaborazioni

con associazioni e enti non solo territoriali. Questo spazio di comunicazione e

dialogo è diventato un punto di riferimento nazionale, con oltre 35 eventi in

programma, caratterizzandosi come l’unico appuntamento di questa portata

in grado di dare un’offerta formativa e culturale multidisciplinare, allo stesso

tempo specialistica ma anche divulgativa, sul tema della violenza di genere.

Quest’anno il nostro Servizio minori compie dieci anni.

Lo festeggeremo per ricordarvi che oltre a una Casa delle donne esiste una

Casa dei bambini. Perché dietro le donne ci sono sempre i figli e le figlie, che

assistono a scene di violenza, che sono abusati o uccisi.

Come Rashid Pistone, un bimbo di due anni ucciso insieme alla madre il 6

febbraio scorso a Bologna: Ilham Azounid, mentre era incinta, aveva trovato

protezione presso la nostra struttura.

A lui, ai bambini, alle bambine, a tutte le donne che subiscono violenza,

dedichiamo questo festival.

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