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LILIBET. The Queen - Una mostra a cura di Cinzia Lampariello Ranzi

LILIBET. The Queen - Una mostra a cura di Cinzia Lampariello Ranzi

Nasce da un progetto di Agostino Art Gallery grazie all’attività di ‘scouting’ svolta da Giacomo Christian Giulio Ranzi

Lunedi, 10/04/2023 - Il prossimo 21 aprile avrebbe compito 97 anni, Elisabetta II d’Inghilterra, ma è scomparsa l’8 settembre dello scorso anno.
In questi giorni, nel 2022, si apprestava a celebrare il suo Giubileo di Platino.
Disse bene la storica Kate Williams, autrice di "Our Queen Elizabeth" quando affermò: "Il regno della regina Elisabetta II è stato di straordinario impatto, ricoprendo una posizione che poche donne hanno. E’ la monarca britannica che ha regnato più a lungo e la prima a raggiungere un giubileo di platino. La Regina si è dedicata al servizio ed al dovere ed ha visto il mondo cambiare incommensurabilmente. Nel 1952, quando salì al trono, le donne non erano incoraggiate a lavorare ed i politici espressero dubbi su una giovane monarca - ma lei provò loro che si sbagliavano, dimostrandosi un'abile ‘leader’ e diplomatica...”.
(cfr.https://www.noidonne.org/articoli/elisabetta-dainghilterra-96-anni-di-platino-18683.php).

In occasione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, Italia Veloce di via Dalmazia 3/a, storica officina di Parma, ha voluto ricordare la Regina per eccellenza con la mostra “LILIBET. The Queen”, un progetto di Agostino Art Gallery, curato da Cinzia Lampariello Ranzi grazie all’attività di ‘scouting’ svolta da Giacomo Christian Giulio Ranzi.

Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera (ed auto-ironicamente ben felice ed orgogliosa di esserlo) icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni ed opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è, dunque, protagonista dei lavori di alcuni dei più affermati artisti e ‘street artists’ internazionali come Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

L’esposizione di Parma, che fa seguito al progetto presentato da Agostino Art Gallery a Milano all’inizio del 2023, esito di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai fondatori Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi, si arricchisce di nuovi artisti e nuove opere, per dare vita al ritratto collettivo di una figura dal forte valore iconico, politico e culturale.
«LILIBET. The Queen – dichiara Cinzia Lampariello Ranzi – è una mostra tematica, dinamica ed in espansione che nasce dalla...Regina, ma racconta anche i Royals, dalla scomparsa del Principe Filippo, all’incoronazione di Carlo III (che si terrà il 6 maggio 2023 all’Abbazia di Westminster), a tutto ciò che potrà venire. Progetti come questi seguono la Storia, pertanto si arricchiscono nel tempo di nuovi pezzi, autentici ‘works in progress’. L’esposizione è nata insieme a tanti artisti, che in questi mesi di 'scouting' e ricerca ci han dato fiducia e grande disponibilità».

Tra le novità si segnala, in particolare, la presenza di Vincent Vee, artista di base nel Regno Unito che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Varsavia. Specializzato nella pittura acrilica di grande formato, unisce il linguaggio della Pop Art e della Street Art ad elementi visivi appartenenti alla pittura sacra ed al misticismo dell’Europa orientale. Il suo 'leitmotiv' sono le persone, sia casuali che icone contemporanee, riferibili al mondo della politica, della musica o del cinema.
Il percorso espositivo comprende, tra le altre opere, una grande tela di Endless (“Lizzy Vuitton Fragile”), artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da 'brands' di lusso e celebrità. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, come Marilyn Monroe o Mao Tse-tung. L’artista, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Gift shop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso ‘pop e street art’ messaggi di amore e di libertà.

Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, alias Raptuz, artista italiano classe 1968, nato e cresciuto nell’hinterland milanese, tra i fondatori della TDK crew e, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Sui muri e sulla tela scompone forme e colori attraverso una tecnica di propria invenzione, la ‘broken window futurism’, che prevede l’uso di spray, scotch di carta e bisturi. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II, descritta da Sean O’Hagan di “The Observer” come «l’immagine più iconica dell’era punk».

Nell’ambito della mostra, sono inoltre presentate ulteriori opere dedicate a Her Majesty The Queen, a suo figlio e successore, Re Carlo III ed all’intera Royal Family, realizzate da Fabio Ferrone Viola, Gumm, Hayam DK, Milo Lombardo, Lorenzo Mucchetti in arte Milo e Alberto Petrivelli.

Info:

Uffici Stampa Agostino Art Gallery
CSArt – Comunicazione per l’Arte
www.csart.it

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