Fabio Colussi. Light landscapes: dal 2 ottobre la mostra personale del pittore triestino alla Galleria Melori & Rosenberg di Venezia
Si apre il 2 ottobre alle 12 alla Galleria Melori & Rosenberg di Venezia, situata nella fascinosa storica cornice del Campo del Ghetto Novo (Cannaregio 2919), la personale del piittore triestino Fabio Colussi, intitolata Light landscape, introdotta sul piano critico dalla curatrice Marianna Accerboni: in mostra una ventina di oli inediti, realizzati nel 2014-2016 (fino al 12 ottobre / orario tutti i giorni 10 · 14 e su appuntamento / info +39 (0)41 2750039 • +39 335 6750946 / info@melori-rosenberg.com).
In queste pagine pittoriche - scrive Accerboni - Colussi ricostruisce con delicata e calibrata vena poetica il fascino di Venezia e della laguna, raffinando con equilibrio e perizia il suo luminoso e vivido linguaggio attraverso un colorismo avvincente e reale, che lascia tuttavia spazio anche al sogno. Memore di una vena neoclassica, che appartiene culturalmente a Trieste, sua città d’origine, l’artista prosegue in modo del tutto personale l’antica tradizione di pittori e vedutisti attivi a Venezia nel ‘700 quali Francesco Guardi e Canaletto, vicino al primo per ispirazione poetica e al secondo per l’interpretazione più razionale dei luoghi.
Agli esordi tuttavia Colussi ha guardato anche ad altri pittori e vedutisti, in questo caso giuliani, come Giuseppe Barison, Giovanni Zangrando, Ugo Flumiani e Guido Grimani, tutti in un modo o nell’altro legati alla grande tradizione pittorica e coloristica veneziana, che rappresentava un importante punto di riferimento, nel secondo ottocento e nel primo novecento, accanto all’Accademia di Monaco, per gli artisti triestini.
Altro fulcro fondamentale fu infatti per loro anche la cultura austro-tedesca. E non a caso nelle opere di molti di questi compare spesso una luce azzurro-grigia, che più che un colore rappresenta un’atmosfera, una sorta di evocazione di quello sturm und drang (tempesta e impeto), che nel mondo germanico pose le basi del Romanticismo: punti di riferimento che costituiscono delle interessanti chiavi di lettura della pittura di Colussi, in particolare per quanto riguarda la sua interpretazione di Venezia e della laguna, che l’artista rivisita attraverso intuizioni, luminosità e ispirazioni che alludono istintivamente, oltre che alla gaia solarità e al vivace e felice colorismo della pittura veneta, anche alla cultura visiva mitteleuropea.
Oggi poco più che cinquantenne, il pittore è riuscito così nel corso del tempo a comporre, nel delineare la veduta, una propria maniera intensa e precisa, ma nel contempo sobria ed essenziale. Che fa vivere il paesaggio soprattutto della luce (diurna o notturna che essa sia), ottenuta attraverso ripetute e raffinate velature e un cromatismo deciso ma morbido.
Equilibrio e sensibilità caratterizzano i suoi dipinti, nei quali Colussi sa intrecciare molto armoniosamente il linguaggio del passato con le esigenze di linearità di quello moderno. Ne esce una Venezia luminosa e storica, in cui le antiche e raffinate architetture si fondono con un cielo e un mare intensamente azzurri, solcati da vividi contrappunti di luce, che ci consegnano una Venezia ideale e a volte magicamente un po’ nordica, come forse la sognarono Goethe, il Winckelmann e Foscolo; mentre le lagune - conclude Accerboni - riflettono, sempre attraverso la luce, la pace e l’atarassia che pervade quei luoghi.
Fabio Colussi nasce a Trieste nel 1957, dove vive e opera. Autodidatta, dipinge i primi acquerelli a 4 anni: i temi sono paesaggi, boschi e figure realizzati anche a pastelli a cera. Più tardi approccia la tempera e l’acrilico, per poi passare nei primi anni novanta all’olio su tela e su tavola, tecnica ora prediletta, che non ha più abbandonato. Per realizzare i suoi dipinti, trae spunto dagli schizzi annotati su un taccuino che porta sempre con sé e che talvolta sono implementati, per quanto riguarda le architetture, da appunti fotografici.
Colussi è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all'estero (Austria, Svezia, Germania, Spagna, Stati Uniti e Australia). Ha esposto a livello nazionale ed europeo.
DOVE: Galleria Melori & Rosenberg - Campo del Ghetto Novo (Cannaregio 2919) · Venezia
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