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Licia Colò. Libertà e larghi orizzonti

Licia Colò. Libertà e larghi orizzonti

Viaggiatrici/1 - Il viaggio è soprattutto libertà e le donne hanno un timbro diverso. Che si chiama Coraggio. Parola di Licia Colò

Bartolini Tiziana Giovedi, 26/06/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2014

 “Il viaggio è soprattutto libertà. Dagli obblighi quotidiani, ma anche libertà di conoscere e scoprire”. Licia Colò, nota conduttrice televisiva, da decenni ci racconta con garbo e vivacità luoghi lontani ed esotici o aspetti meno conosciuti di località facilmente raggiungibili. Talvolta negli studi di ‘Alle falde del Kilimangiaro’ sono viaggiatori comuni a diventare protagonisti, quasi a voler sottolineare l’idea di Colò che “qualsiasi tipo di viaggio è un’esperienza che arricchisce”. E che vale la pena di essere vissuta e condivisa.



Ma, Licia - come chiede subito di farsi chiamare, dandole del tu - che significa per te il viaggio?

Mio papà era un pilota dell’Alitalia e ho sempre viaggiato sin da piccola con la mia famiglia. Quando ho poi iniziato a farlo per scelta e in autonomia è stato soprattutto in relazione alla mia passione per la natura e per gli animali. Andavo nei Parchi nazionali, dove la natura era la grande protagonista. Il mio obiettivo non era tanto il viaggio, quanto cogliere e testimoniare l’interazione uomo-ambiente. Il viaggio era più una conseguenza, del voler seguire questo mio bisogno.



Però tu racconti molto anche il viaggio nello spazio urbanizzato. Come vedi quel’esperienza?


Penso che qualsiasi tipo di viaggio sia un’esperienza da fare e da vivere intensamente. Non condivido l’approccio, rigido, di alcuni intellettuali secondo i quali il viaggio deve essere, o non deve essere, solo di un certo tipo. Io penso, invece, che ciascuno debba sentirsi nella più assoluta libertà. Il viaggio è conoscenza a prescindere, in qualsiasi situazione lo si faccia, anche il viaggio mordi e fuggi o quello più scontato o banale, se si parte con la voglia di andare a conoscere e scoprire. Talvolta mi chiedono consigli…. ma ritengo che i viaggi siano come un marito o una moglie: non si possono ‘consigliare’ … ognuno ha i suoi gusti personali.



Da molti anni comunichi il viaggiare. Hai visto cambiamenti?


C’è stata una grande evoluzione: i viaggi sono più accessibili a tutti, mentre una volta erano riservati a chi aveva maggiori possibilità economiche. Adesso siamo un po’ tornati indietro a causa della crisi economica. Questa facilità nella possibilità di viaggiare ha forse concesso una maggiore superficialità, ma non è un controsenso con quanto dicevo prima. È solo che talvolta si tratta di specchietti per le allodole, nel senso che ti offrono tutto quello che hai a casa tua, limitando così l’incontro con delle novità.



Per la tua esperienza, le donne hanno un modo diverso di vivere il viaggio?

Le donne hanno una marcia in più. Non dico che siamo più intelligenti, è che siamo diverse: più aperte, elastiche, tolleranti. Queste caratteristiche, quando viaggi, sono importanti. Ho conosciuto tante donne -anche un po’ folli - che hanno attraversato , magari sole o in moto, zone scomode e difficili in America o in Africa. Devo dire che le donne sono molto più coraggiose degli uomini. Per viaggiare non bisogna avere forza, ma bisogna avere coraggio. La forza che chiede il viaggio non è data dal muscolo, ma dall’apertura mentale. Ecco, la marcia in più è anche questa. E fa la differenza!

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