LIBRI IN CAMBIO DI ROSE AL LICEO “UGO FOSCOLO” DI ALBANO LAZIALE
Uno scambio simbolico di reciprocità, rispetto, empatia, quello che si sono scambiati uomini e donne di Albano Laziale, il pomeriggio di sabato 7 giugno durante la V Edizione della manifestazione “Libri e rose”, evento culturale promosso per la
Lunedi, 09/06/2014 - Uno scambio simbolico di reciprocità, rispetto, empatia, quello che si sono scambiati uomini e donne di Albano Laziale, il pomeriggio di sabato 7 giugno durante la V Edizione della manifestazione “Libri e rose”, evento culturale promosso per la Giornata Mondiale del Libro. La direzione artistica ed organizzativa è stata curata dalla professoressa Bruna De Felici. Gli uomini hanno portato le rose e le donne i libri, mentre i giovani studenti del Liceo classico “Ugo Foscolo”, hanno tenuto una vera e propria performance sul filo conduttore del “ritorno a casa”, per cui sono stati scelti due titoli e due autori che nel panorama della letteratura novecentesca rappresentano sicuramente due momenti fondamentali. “Tempo di vivere Tempo di morire” di Erich Maria Remarque e “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese.
Il primo è un libro autobiografico dove si ripercorre la presa di coscienza del soldato tedesco Ernst Graeber, che di ritorno dal fronte russo per una licenza, trova in Germania la casa dei suoi genitori completamente distrutta dai bombardamenti alleati, anche sua moglie è dispersa; da qui Graeber inizia a porsi interrogativi esistenziali sull'assurdità della guerra e sulla vacuità dell'ideologia nazista.
Il secondo romanzo “I Dialoghi con Leucò” sono una serie di ventisette brevissimi racconti, scritti sotto forma di dialogo, che Cesare Pavese compose tra il dicembre del 1945 e marzo 1947. Il tentativo operato da Pavese in quest’opera è quello della riscoperta di quel sostrato culturale comune, irrinunciabile e costitutivo che è il mito. Un mito che, seppur facente parte di un'epoca ormai tramontata (quella greca), ci appartiene ancora in maniera profonda, nella misura in cui sublima ed eternizza le angosce e le esperienze più intime dell’uomo. Il mito del viaggio intrapreso da Odisseo per ritornare a Itaca, si intreccia con le vicende dell'autore stesso, esiliato nel 1935 a Brancaleone Calabro dal regime fascista. Pavese fece ritorno a Torino nel 1936, ma dovette affrontare la delusione di sapere che l'amata Tina si era sposata con un altro uomo e che le sue poesie erano state ignorate.
Le due opere sono state presentate rispettivamente da Andrea Flebus e Pia Carolla. Hanno condotto il reading di prosa e musica Beatrice Musella e Marcello Maria Panunzi. Voci recitanti Terenzio Ciancarelli e Giuditta Maselli. Intermezzi musicali di Federico Gelli, Giuseppe Maselli e Matteo Dioniso Violo. Ci vediamo tutti alla prossima edizione.
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