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Dicembre 2011 - L’Erba muraiola /MARIE CURIE E I SEGRETI ATOMICI SVELATI/Ceneri d’Izalco/La vita è una prova d’orchestra/Opendoor

Lunedi, 19/12/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2011

Dal dopoguerra all'economia globale. Un romanzo politico

È il titolo e la metafora del romanzo politico di Maria Teresa Barnabei, narrazione densa e pacata, intrecci generazionali che raccontano mezzo secolo di storia contemporanea: le lotte civili e democratiche, il progetto politico, le contraddizioni umane e la speranza del futuro, i valori di giustizia, libertà e uguaglianza nel confronto tra generazioni: dal dopoguerra all'economia globale. Teorico degli ideali di sinistra e intellettuale algido Mario, il protagonista del romanzo, magistrato esemplare, distante dai mutamenti epocali è imprigionato nel torpore esistenziale di una prevedibile vita convenzionale. Emozioni fredde: egli osserva il suo passato, gli amici perduti, il fallimento giovanile nei movimenti studenteschi. Tenta l'agire politico, ma, come l'erba muraiola, resta inesorabilmente al muro, vince il suo egoismo vegetativo. Inaspettata nella sua vita irrompe la suocera Immacolata: politica attiva, politica vera, vita di lotte nel movimento operaio, impetuosa, tenace, travolgente. E acuta nell'analisi dei mutamenti economici e produttivi. Svolta esistenziale per Mario: vita attiva, politica ritrovata. Si mette in gioco. (Guendalina Di Sabatino)

Maria Teresa Barnabei

L’Erba muraiola

Demian Edizioni, pagg150, Euro 12,00



A cento anni dal Nobel: io, Marie Curie

“Nella vita non c’è nulla da temere. C’è solo da capire”, parola di Marie Sklodowska Curie. “Tutti in casa mi chiamano Manya”… inizia così il racconto la cui voce narrante è proprio quella di Marie Curie, chimica e fisica polacca a cui dobbiamo la scoperta della radioattività. Nel 1903 riceve il premio Nobel per la fisica insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel. Nel 1911 riceve il premio Nobel per la chimica. Questo libro, adatto a partire dagli 8 anni, racconta gli studi, gli affetti, i successi della scienziata, anche come mamma e come cittadina del mondo: “Amo la vita, la natura, la scienza” dice Marie, affacciandosi con fierezza dalle pagine del libro. L’immediatezza del fumetto e della vignetta, anche ironica, si accompagna a notizie biografiche, annotazioni scientifiche descritte con chiarezza e semplicità, foto d’epoca. Ottimo regalo per questo 2011, Anno Internazionale della Chimica e centesimo anniversario dell’assegnazione del Nobel per la chimica a Marie Curie. Dalla collana è tratta la trasmissione televisiva “Lampi di genio in TV”. In appendice, il dizionarietto “radioattivo” illustrato, gustoso compendio per imparare divertendosi. (E.R.)

Luca Novelli

MARIE CURIE E I SEGRETI ATOMICI SVELATI

Editoriale SCIENZA, pagg 107, Euro 8,90



Un dialogo tutto femminile

Esce finalmente in italiano Ceneri d’Izalco grazie alla Casa editrice ‘Incontri’ di Sassuolo. Il romanzo della nicaraguense Claribel Alegría e dello statunitense Darwin J. Flakoll (1923-1995), suo compagno di vita, è un classico della letteratura latinoamericana finalmente alla portata dei lettori italiani. Le atmosfere sono quelle inimitabili delle lente e sonnolente cittadine della provincia, statiche come il vulcano Izalco che incombe, e come il vulcano traboccanti di energia nascosta e inespressa. Carmen rientra in Salvador da New York per la morte della madre Isabel ma non fa in tempo a salutarla. Un diario che riceve come eredità le farà conoscere un’altra donna: un amore nascosto e la schiavitù di vivere in un mondo in cui una donna è considerata poco più di nulla. Si intreccia così, in una distanza di tempo e di dimensioni, un dialogo tutto femminile e, attraverso una riscoperta della genitrice, Carmen inizia a rivelarsi a se stessa. Il continuo andirivieni tra il 1965 e il 1932 permette agli autori di mescolare diversi piani; dalla memoria familiare a quella storica, dall’agiata e inconsistente vita dei borghesi a quella grave e ingiusta dei contadini. L’eruzione del vulcano Izalco, narrata nel diario attraverso le parole di Frank, amante-amato di Isabel, rappresenterà la possibilità di fuggire, di coprire con una coltre di cenere il passato ma la rinuncia di Isabel al suo amore e il massacro dei campesinos che avevano provato ad alzare la testa sancirà, con un pessimismo tutto latinoamericano e femminile, l’impossibilità di mutare la propria vita. (N. A.)



Claribel Alegría/Darwin J. Flakoll

Ceneri d’Izalco

Incontri editrice, pagg 187, Euro 14,00



L’altrove chiamato malattia

“Era stata un’attesa muta, vuota, priva di una linea d’orizzonte, ovunque provassero a guardare. Adesso che sono passati cinque anni la mamma di Alessandra sa che quell’attesa lì era soltanto una specie di allenamento al tempo lento ed estenuante che sarebbe venuto dopo, alle misure della vita che il DAD (danno assonale diffuso) avrebbe portato a casa, insieme ad Alessandra nel suo letto”. Stanchezza, attesa, silenzio. Questa la triade che compone quell’altrove chiamato malattia. A vivere il male non solo chi lo sperimenta sulla propria pelle, ma un intero ecosistema fatto di medici, parenti, volontari. E una scrittrice, Elena Loewenthal, che in silenzio li osserva, li fotografa con mente e cuore, per riportarli poi in quell’album dell’esistenza al limite che è “La vita è una prova d’orchestra”, suo ultimo romanzo. In questo libro, ambientato nell’unico limbo ancora rimasto, si avvicenda una processione di figure che non sono personaggi, ma persone. C’è chi, come Adriano, operatore del 118, svolge il suo compito cercando di combattere il senso di impotenza e la stanchezza; chi, semplicemente, attende, perché nella vita dei malati e dei loro cari tutto si dilata e si trasforma. Il tempo frenetico dell’esistenza di tutti i giorni prima rallenta, poi quasi si ferma in “un presente continuo”. Difficile dire se, tra le pagine di Elena Loewenthal, si trovi la speranza. Quel che c’è, sicuramente, è la vita, senza infingimenti: nuda. E tanto basta. (Marcello Marchesini)

Elena Loewenthal

La vita è una prova d’orchestra

Einaudi editore, pagg 244, Euro 19,50





#foto5dx#In Argentina, la porta è aperta

Open Door è un paese campestre alle porte di Buenos Aires che prende il nome da una comunità psichiatrica, fondata lì nel 1908, dove i pazienti vivono senza restrizioni. A Open Door si ritrova la protagonista, una giovane donna di cui non sappiamo il nome, portata da un destino che sembra aver perso la strada. La sua compagna è sparita, sfumata nell’aria all’improvviso. E l’incapacità di dare un senso a questa scomparsa la spinge via da Buenos Aires. Nel paesino la pace diventa noia, le persone con cui la donna stringe legami d’emergenza sono animali sofferenti almeno quanto lei. Così si ritrova presa fra una storia rimediata per lenire la solitudine con un uomo più solo di lei e l’amore per una ragazzina ribelle che la fa perdere ancora di più. Tutto è sospeso, ma Opendoor travolge e il vuoto che si respira entra in contatto con le passioni più forti, con qualcosa di primitivo e straripante. L’opera prima dell’argentino Iosi Havilio compone nella vastità degli spazi della periferia argentina una malinconica ballata di sentimento e abbandono.

Iosi Havilio

Opendoor

Caravan Edizioni, pagg 256, Euro 14,00

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