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LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna

LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna

LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna Forlì, Musei San Domenico Dall’ 1 febbraio al 15 giugno 2014

Mercoledi, 22/01/2014 - LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna

Forlì, Musei San Domenico



Dall’ 1 febbraio al 15 giugno 2014



di Maria Cristina NASCOSI SANDRI



Sta per essere ammirata a Forlì, presso i Musei di San Domenico, la ‘grande bellezza’ di una mostra da lungo attesa: si tratta di LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna, un’esposizione di cui è protagonista indiscussa la Donna, figura ad un tempo fragile, superba e carnale, immagine del piacere e della libertà, nel fiore dell’estetismo più raffinato e puntuale, fino allo sfinimento.

La mostra intende identificare, per la prima volta rispetto alle diverse rassegne dedicate nel passato al Liberty, le specificità di uno stile attraverso una serie di capolavori della pittura e della scultura, che, seppur di artisti di formazione, poetica e linguaggio diversi, come Segantini, i ferraresi Previati e Boldini, Sartorio, De Carolis, Longoni, Morbelli, Nomellini, Kienerk, Chini, Casorati, Zecchin, Bistolfi, Canonica, Trentacoste, Andreotti, Baccarini rivelano contenuti e messaggi comuni, attraverso i quali son cadenzate le sezioni dedicate al mito, all’allegoria, al paesaggio teso tra atmosfere simboliste ed una ricerca dell’Assoluto che ci farà incantare davanti ai dipinti dedicati alla rappresentazione dei ghiacciai, visti come l’immagine della ‘ Zauberberg- la montagna incantata’ di Thomas Mann.

Il rilievo dato alle Arti Maggiori, che non ha escluso anche confronti con modelli ed interlocutori stranieri come Klinger, Klimt, von Stuck, Beardsley, Khnopff, Burne-Jones, ha voluto favorire un dialogo nuovo con le altre tecniche ed espressioni artistiche in una identificazione di quei valori decorativi che vengono confrontati con quelli pittorici e plastici nelle sezioni dedicate alla grafica, all’illustrazione, ai manifesti pubblicitari e alle infinite manifestazioni dell’architettura e delle arti applicate, le cosiddette handcraft o Arts & Craft di morrissiana memoria. Così i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto; le ceramiche di Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi; i manifesti di Dudovich, Hohenstein, Boccioni, Terzi, Mataloni, Beltrame, Palanti; i mobili di Zen, Issel, Basile, Bugatti, Fontana; i vestiti di Eleonora Duse, i merletti di Aemilia Ars e gli arazzi di Zecchin vivono di nuovi confronti. Ne emerge una figura del Liberty che è nella sostanza, come in effetti, fu, uno stile di vita, uno degli ultimi –ismi culturali davvero a tutto tondo.

La mostra è ideata e realizzata dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico. Curatori della mostra sono Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca e Alessandra Tiddia; il prestigioso comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci. La direzione generale dell’esposizione è affidata a Gianfranco Brunelli.

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