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Libertà di stampa. Risposta ad un lettore.

Libertà di stampa. Risposta ad un lettore.

La libertà di stampa, a garanzia del libero pensiero e della democrazia

Mercoledi, 07/10/2009 - Caro Direttore,

il lettore Giovanni Di Fonzo mi chiede di sapere -nella lettera pubblicata sabato 3 ottobre u.s.- quali sono i giornalisti che non si sono genuflessi davanti al potere. Per fortuna, ce ne sono ancora tantissimi ma mi limiterò a ricordare solo quelli che, dopo il famoso editto bulgaro del nostro amato Presidente del Consiglio -ora come allora- Silvio Berlusconi, sparirono dal video che trasmette programmi sgraditi ai potenti ma graditi a tanti comuni cittadini che, come me, pagano il canone regolarmente, senza quelle evasioni tanto di moda e perdonate con gli scudi fiscali: Enzo Biagi, Corrado e Sabina Guzzanti, Marco Travaglio, Luttazzi e altri o quelli di un altro editto, questa volta romano, pronunciato da Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del cosiddetto Popolo delle Libertà, piduista come il suo leader Berlusconi.

Fabrizio Cicchitto ha sparato ad alzo zero contro programmi come ‘Anno Zero’ di Michele Santoro, ‘Report’ di Milena Gabanelli, ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, ‘Parla con me’ di Serena Dandini, ‘Presa diretta’ di Riccardio Iacona ed alcune altre colpevoli solo di fare giornalismo di inchiesta mentre per la carta stampata sono stati chiesti milioni di euro , da parte di Berlusconi, a giornalisti de “l’Unità” e “La Repubblica” che avevano ospitato articoli non graditi al capo del governo del nostro Paese che può impunemente intimorire gli inserzionisti a non dare la pubblicità ai giornali che osano raccontare la verità.

Questi sono alcuni giornalisti, caro sig. Di Fonzo, che a mio parere hanno la schiena dritta. La Federazione nazionale della Stampa ha organizzato la manifestazione per il diritto-dovere di essere informati e di informare, non per altro.

“Non sono d’accordo su nulla di quanto pensi, dici e scrivi. Ma mi batterò sino alla morte perché tu possa continuarle a pensare, dire e scrivere”. Così sosteneva, oltre due secoli fa, Francois Marie Arouet, signore di Voltaire che, assieme a Montesquieu e Diderot, contribuì a far uscire l’umanità dal medio evo e ad aprire il secolo dei lumi.

Caro signor Di Fonzo, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha detto che la manifestazione di sabato scorso a Roma è stata una farsa. Lei ha scritto che “non sarà una cosa seria, ma qualcosa di strumentale al servizio degli interessi di una sola parte, altro che libertà di stampa”. Liberissimo di pensarla così, ovviamente. Ma lasci pensare anche a me, con altrettanta libertà, che è stata una grande iniziativa a difesa di quella libertà e democrazia e di quei valori riconquistati il 25 aprile 1945, dopo venti anni di brutale dittatura nazifascista in Italia.

Giustino Zulli

NdD. Lascio al nostro lettore, se ne avrà intenzione, l’eventuale replica a Giustino Zulli. Per quel che mi riguarda una sola osservazione: sui cinque giornalisti dalla schiena dritta da lui citati ben tre sono comici. La cosa mi fa pensare che siamo davvero messi male come categoria ed anche che la definizione di farsa non è poi tanto lontana dalla realtà…

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