60° Costituzione, stampa e informazione - Aggressioni, minacce ricevute dai giornalisti, censura, pluralismo dei mezzi di informazione, pressioni economiche... a che punto siamo?
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2008
Libertà di stampa in Italia: siamo trentacinquesimi
Ogni anno Reporters sans Frontieres stila una classifica mondiale della libertà di stampa nel mondo prendendo in considerazione vari criteri come le aggressioni e le minacce ricevute dai giornalisti, la censura, il pluralismo dei mezzi di informazione, le pressioni economiche. Nel 2007 il nostro paese si è piazzato al 35° posto su 169 paesi, risalendo 5 posizioni rispetto al 2006; il Rapporto evidenzia però che molti giornalisti continuano ad essere minacciati da gruppi mafiosi che gli impediscono di realizzare il loro lavoro in totale sicurezza.
Il numero di giornalisti uccisi nel mondo è aumentato del 244% negli ultimi 5 anni (da 25 ad 86). Dal 2002 il numero cresce costantemente. Bisogna tornare al 1994 per trovare una cifra più alta; quell'anno furono uccisi 103 giornalisti: la metà durante il genocidio in Ruanda, una ventina in Algeria e circa 10 nella ex Yugoslavia.
Più della metà dei giornalisti scomparsi nel 2007 sono stati uccisi in Iraq.
Liberta' di stampa nel mondo: il 2007 in cifre
86 giornalisti uccisi
20 collaboratori di media uccisi
887 arrestati
1511 aggrediti o minacciati
528 organi di stampa censurati
67 giornalisti sequestrati
...e in internet...
37 bloggers arrestati
21 aggrediti
2676 siti web chiusi e sospesi
Fonte: Reporters sans Frontieres
Classifica mondiale sulla libertà di stampa 2007 di Freedom House
L'Associazione Freedom House è una organizzazione non governativa fondata nel 1941 da Eleanor Roosevelt. E' una riconosciuta fonte di informazione sullo stato della libertà nel mondo e redige un annuario sulla libertà di stampa. Secondo questo studio, nel 2007, l'Italia, inclusa tra le nazioni in cui la stampa è considerata libera, si trova al 61° posto su 195 paesi con un indice di 29/100, a soli due punti da Tonga che con un indice di 31/100 apre la parte della classifica dei paesi la cui stampa è considerata 'parzialmente libera'. Nel precedente Rapporto 2006 il nostro paese si trovava al 79° posto con un indice di 35/100, tra i paesi 'parzialmente liberi'. Il rapporto 2007 motiva il miglioramento nella classifica come risultato “dell'uscita di scena di Silvio Berlusconi come Primo Ministro. Sebbene le televisioni private in Italia siano ancora concentrate nelle mani di Berlusconi/Mediaste - recita il documento -, le televisioni pubbliche, le reti RAI, non sono più sotto il suo controllo”.
Le donne fanno le notizie
Women Make the News 2008 è una azione globale che promuove l’uguaglianza di genere nei media. L’iniziativa è giunta all’ottavo anno e vuole incoraggiare tutte le organizzazioni che producono notizie tutti i giorni a dare responsabilità editoriali alle donne editrici e giornaliste, far loro dirigere le notizie dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, quale passo per la promozione delle pari opportunità nei media.
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