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Liberiamoci la mente

Liberiamoci la mente

Strumenti - La maggior parte dei problemi non deriva dalle risposte che ci diamo, ma dalle domande scorrette che ci poniamo. Kant

Morselli Gianna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2006

Quando il dolore diventa insopportabile, la nostra vita subisce un cambiamento tale per il quale niente è più come prima. Il primo passo per arginare il dolore è quello di riuscire a raccontarlo: ma a chi?.
Sfogarsi aiuta, ma non basta. Per soffrire meno a lungo bisogna dotarsi di capacità di adattamento, diventare “flessibili” , ovvero accettare il cambiamento ed essere pronti a modificare il proprio punto di vista e le abitudini. Una massima di Confucio dice: 'La strada per uscire passa attraverso la porta. Perché nessuno usa questa via?'. Perché a volte è troppo doloroso.
Come fare allora? Innanzitutto occorre uscire dalle trappole che la mente mette in atto. Il dolore a volte è talmente insopportabile che si tende a “rimuoverlo”. La rimozione è però un voltare le spalle a ciò che sta succedendo, procrastinandolo indeterminatamente. In questo modo il problema non lo si risolve, non lo si chiude, ma esso rimane in agguato e riemerge sotto altre spoglie in contesti diversi, riagganciandosi inevitabilmente al dolore iniziale e provocando le stesse spiacevoli emozioni. Divenire consapevoli di chi siamo “realmente” richiederebbe l’uscire fuori da noi stessi e guardarci oggettivamente, un’impresa che finora solo il Barone di Műnchausen è stato in grado di compiere quando salvò se stesso e il proprio cavallo dallo sprofondare in una palude tenendosi sollevato per il proprio codino. Potenzialmente, ogni persona ha in sé, nell’unicità della propria consapevolezza, le risposte alle proprie domande e le soluzioni dei propri problemi. Con l’aiuto di una persona preparata, è possibile ripercorrere i fatti dolorosi della vita, accettarli e riscriverli affinché non facciano più male. Da queste riflessioni nasce il desiderio, da parte di alcune donne dell’UDI di Carpi, in collaborazione con un’equipe di facilitatori e counselor dell’Associazione Methodotre, di creare uno spazio sicuro e accogliente dove le persone possano parlare di sé. “Liberamente” é un Centro d’Ascolto che da tre anni opera sul territorio carpigiano, aperto a donne e uomini che decidono di “fare” qualcosa per uscire da una situazione di disagio. L’equipe di “Liberamente” si avvale di metodiche come l’approccio centrato sulla persona istituito dallo psicologo americano Carl Rogers. Non si tratta di terapia, ma di modalità educative che si propongono di dotare di strumenti le persone affinché possano autonomamente fare e decidere di sé e della propria vita. Le proposte che il Centro offre alle/agli utenti sono diverse: incontri e per-corsi individuali , corsi collettivi, serate divulgative e scambi di esperienze.. La volontà della persona di voler uscire davvero dalla situazione di difficoltà e di disagio è fondamentale. In mancanza di questa, l’intervento risulta inefficace. Inoltre, chi opera a “Liberamente”non dà soltanto valore al tempo di ognuno, ma anche al proprio, in un’ottica di crescita personale. A volte basta camminare anche soltanto per un chilometro nelle scarpe dell’altro per scoprire qualcosa di noi in grado di stupirci.

Associazione Methodotre
Milano Via Monteceneri, 3 (tel.02 9024417)
Carpi Via Don Sturzo, 21 (cell.338 7213030)
www.methodotre.org
(19 marzo 2006)

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