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Lia, Libraia e Regina

Lia, Libraia e Regina

Avellino - Non solo libri, ma anche crocevia di opinioni della città...

Borrelli Marika Lunedi, 18/10/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2010

Lia Tino è stata una professoressa di italiano e storia all’ITIS “Dorso” di Avellino, Istituto molto rinomato che ospitava l’unica biblioteca irpina adeguata al soggettario (codice per la compilazione di un catalogo omogeneo). Ovviamente, la curatrice della biblioteca era lei e ciò spiega il suo grandissimo ed inossidabile amore per i libri e la lettura. Lia Tropeano ha una bella storia di militanza civile. Dal 1969 in poi non si è persa nessuna delle battaglie e delle lotte sociali, in favore della cultura, della parità dei generi e della democrazia. Si è coinvolta totalmente nei Decreti Delegati e nel sindacato, ha scritto volantini e manifesti che ha distribuito ed affisso assieme ai docenti, spiegando e discutendo con pazienza e competenza le ragioni di ogni cambiamento necessario allo svecchiamento culturale dell’istruzione in Italia.

“È una pena vedere come dopo anni di discussioni e confronti, dopo la raccolta di firme e voti a favore dell’insegnamento condiviso nella scuola elementare, con un decreto si spazzino via anni di esperienze e di lavoro per ritornare al maestro unico, a causa dei tagli alla spesa pubblica. La cultura e l’istruzione sono investimenti perenni”.

Una tappa fondamentale della storia di Lia Tino è stato il CIDI, Centro d’Iniziativa Democratica degli Insegnanti. Un’Associazione nazionale (www.cidi.it) voluta dai docenti per la formazione e l’aggiornamento degli stessi. Da un anno Lia Tino ha aperto una libreria nel centro storico di Avellino: un suo antico sogno. Qui, è vietato non toccare. “Serve per imparare a scegliere”, dice Lia Libraia, come ama definirsi.

Nel suo piccolo regno-libreria, Lia Tino cerca ancora - come ha sempre fatto in tutti i suoi anni di vita ed insegnamento, ed anche ora che è nonna - di dimostrare la funzione sociale e politica di un libro. Racconta di mamme che, comprando libri ai figli, confessano di aver rinunciato a qualcos’altro. Sono tempi di crisi, ma è proprio il momento giusto per investire in cultura ed istruzione, anziché distrarsi con futilità edonistiche.

Con Lia lavora Consiglia, una dolce ragazza che mostra emozionata tutti i biglietti “d’amore” e i disegni a lei dedicati, lasciati dai bambini che lei segue durante i laboratori organizzati in Libreria. La Libreria ha anche un sito web (www.langolodellestorie.it) ed un profilo su Facebook.

La Libreria di Lia Tino sta diventando un centro di ‘smistamento culturale’, una sorta di ‘crocevia di opinioni’ della città, ospitando Comitati ed Associazioni e corsi. Parafrasando Elias Canetti “Eine Buchhändlerin ist eine Königin”, una libraia è una Regina. E si chiama Lia.



 

(18 ottobre 2010)

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