Lettera aperta alla Direttrice generale di Confindustria Marcella Panucci
Su Radio24 del Gruppo 24 ORE, le cui quote di maggioranza sono detenute da Confindustria, è stata somministrata una conversazione vero e proprio vilipendio della dignità delle donne.
Martedi, 03/10/2017 - Siamo rimaste esterrefatte da quanto andato in onda lo scorso 28 settembre nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara condotta da Giuseppe Cruciani, su Radio24 del Gruppo 24 ORE, le cui quote di maggioranza sono detenute da Confindustria. Fa specie che nel 2017 si debbano ascoltare certe esternazioni in libertà, visto che dal minuto 72:43 ci viene somministrata una conversazione che è un vero e proprio vilipendio della dignità delle donne. Tra Cruciani e Sgarbi si svolge uno scambio di battute davvero inascoltabile, condito dai più triti stereotipi sessisti, volgari, di un comune becerume maschilista.
Le donne ridotte ad oggetti sessuali, come se facessero parte di un servizio dovuto all'uomo. Si parla di “figa”, si badi bene sempre un pezzo di donna, ma non l'intero essere umano, non sia mai considerare le donne in quanto esseri umani al 100%. Cruciani chiede a un tratto: "Com'è la figa siciliana?". Sgarbi risponde, naturalmente non facendosi scrupoli di sorta e non tirandosi indietro: "Nessuna figa è migliore di quella siciliana...", via via dilungandosi sulla differenza tra napoletane e siciliane, con chiusa su depilazione sì/depilazione no.
Questo pezzo di donna per i due sodali diviene un ottimo passatempo tra un impegno politico e l'altro in Sicilia. Non si fermano nemmeno di fronte al tentativo di David Parenzo di stoppare nel prosieguo questo turpiloquio, facendo notare che “non è proprio tema da campagna elettorale”. La donna, mai persona, ma parte anatomica, oggetto di piacere val bene una maggiore audience.
Ad aggravare lo scempio verbale è la circostanza che la trasmissione vada in onda dalle 18:30, quindi in una fascia accessibile a tutti, anche ai minori. Radio 24 intende forse educare in questo modo anche i futuri uomini a come "trattare" la materia? Se sì vuol dire che dai tempi dell'avanspettacolo non abbiamo fatto molta strada, certi immaginari, un certo pensiero, una certa subcultura vengono tuttora tramandati, con le medesime forme e il medesimo svilimento delle donne. Non ci stiamo ad assistere a questo libero sfogo di machismo e di sessismo. Non ci stiamo a veder ridotte le donne a parti sessuali da usare all'occorrenza. Chiediamo che si prendano provvedimenti e si rispettino i diritti delle donne. Questo schiacciare il pedale dell'acceleratore sull'oggettivazione delle donne è un atto indegno che ci auguriamo la direzione della radio e della testata e, soprattutto, la proprietà vorranno sanzionare, richiamando autori e conduttore al riguardo. E pretendendo che sia applicato un pieno ed incondizionato rispetto della dignità delle donne, sempre.
Il gruppo Chi Colpisce Una Donna, Colpisce Tutte Noi
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