Mercoledi, 16/11/2011 - Al Presidente del consiglio incaricato
Senatore prof. Mario Monti
Roma 15 novembre 2011
Gentile Presidente Monti,
nella sua esperienza in Europa avrà avuto modo di verificare che le donne italiane sono penalizzate rispetto a quelle europee nei diversi ambiti pubblici e privati.
Il dottor Saccomanni ha recentemente evidenziato la scandalosa posizione dell’Italia (74° posto) nella classifica sul gender gap stilata dall’Economic World Forum e la Banca d’Italia ha calcolato che se il nostro Paese riuscisse a centrare l’obiettivo di Lisbona dell’occupazione femminile al 60% il prodotto interno lordo crescerebbe del 7%. Occorre mettere fine con fermezza alle inaccettabili discriminazioni nei confronti del genere femminile che nel tempo non è stato equamente rappresentato nei diversi governi e parlamenti italiani, nonostante l’impegno delle stesse donne a contrastare le discriminazioni e affermare l’importanza della soggettività femminile.
Nella Casa Internazionale di Roma dove da anni operano più di 30 associazioni femminili e femministe la questione della rappresentanza paritaria è una priorità.
Come Lei certamente sa bene, non mancano adeguate competenze femminili nei diversi ambiti della cultura, dell’economia, della scienza e della politica; ci auguriamo che, nelle scelte per il suo governo, voglia attingere a questo ampio bacino di donne di alta professionalità tecnica. Siamo convinte infatti che, senza una giusta rappresentanza delle cittadine nelle istituzioni, la nostra democrazia è imperfetta, e che dunque sarebbe semplicemente impensabile un governo, anche se tecnico, che ne fosse privo. La invitiamo a non ignorare questa preziosa risorsa nell’arduo compito che si appresta a realizzare.
Augurandole buon lavoro, La salutiamo cordialmente
Francesca Romana Koch
Presidente della Casa Internazionale delle Donne di Roma
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