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Lettera a Sara e a tutte le donne

Lettera a Sara e a tutte le donne

Una lettera a cuore aperto all'ennesima donna uccisa dal suo aguzzino

Lunedi, 30/05/2016 - Forse anche lui ti avrà sussurrato spesso all'orecchio: "Tu sei mia". Una frase che si dice, di solito, fra due persone che si amano. Ma che non rappresenta, di certo, la realtà. Ci mancherebbe. Ognuno è di se stesso, non di un altro.



Contiene in sé, invece, un altro significato; vuol dire: "Mi prenderò cura di te...finché lo vorrai", aggiungerei io.



Be' credo che lui non sia stato un uomo di parola - non ti ha protetto e non ha rispettato la tua decisione - anzi credo che non sia stato proprio un uomo. Perché dico questo? Perché, Sara, sei stata strangolata, ammazzata e bruciata viva. Niente di più atroce avrebbe potuto farti.



Anche tu, purtroppo, sei una delle tantissime donne uccise per mano degli uomini. Avevi solo 22 anni, avevi trascorso la serata fuori ed avevi anche avvisato tua madre per dirle che stavi per rientrare, per non farla preoccupare invano. Invece così non è stato.



Lui, col quale avevi interrotto da poco una relazione di due anni, ti ha seguito, ti ha raggiunto in macchina, ha speronato la tua auto e non ti ha fatto più tornare a casa, da tua madre. Anzi, ha vomitato tutta la sua rabbia, per essere stato lasciato, sul tuo corpo. Proprio colui che ti aveva promesso che non ti avrebbe mai fatto del male.



Davvero, ancora non mi capacito, ancora non riesco a capire come un uomo possa arrivare ad uccidere colei che ha amato e che dice ancora di amare.



Nessuno è nostro, nessuno è nostro per sempre, nessuno merita di morire così, tutti abbiamo il diritto di scegliere cosa vada bene per noi, tutti possiamo cambiare idea, i sentimenti possono non essere più quelli di prima, possono affievolirsi, per questo tutti possiamo lasciare.



Nessuno si può arrogare il diritto di punire qualcuno che è senza colpa.



Gli uomini devono mettersi in testa che le donne possono abbandonarli, possono decidere di troncare, possono scegliere un altro. Ognuno è libero in questa vita.



Per questo, Sara, hai fatto bene a sentirti libera, a decidere quello che ti faceva stare meglio. Anche se ti è costato caro, molto caro, ti è costata la vita intera e i tuoi affetti non ti avranno più con loro.



Sebbene queste storie così tragiche facciano desistere, voglio mandare un messaggio a tutte le donne:



Abbiate sempre coraggio e lasciate chi non fa più al caso vostro.



Ricordate che la vita è una, ma non può essere breve per colpa di un uomo.

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