Login Registrati
L'età delle esagerazioni

L'età delle esagerazioni

Focus 2/Forti e fragili come adolescenti - Essere adolescenti oggi: un incubo in ogni angolo del mondo. C’è bisogno di un lavoro universale di empowerment giovanile

Marta Mariani Domenica, 28/12/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2015

Depressi o anfetaminici, comunque irascibili, passionali, terribilmente impulsivi (così li definiva già Aristotele), gli adolescenti sono tanti, sono diversi, ma sono tutti, in ogni caso eccessivi, esagerati, iperbolici. Eccessivi persino nel senso di impotenza ad oggi generalizzato, nel loro disagio che è certamente un annichilimento ed un depotenziamento delle loro risorse. Gli adolescenti occidentali, attualmente, sono “sottoposti a diete rigidissime e massicce lezioni di fitness in palestra. Questa è la legge che prevale nel mondo dello spettacolo”, secondo Ilaria Alessandro dell'Istituto per la Prevenzione del Disagio Minorile (www.ipdm.it), “anoressia e bulimia affondano le loro radici nei processi di differenziazione e individuazione a cui gli adolescenti vanno incontro per rendersi autonomi dalla famiglia” in un'epoca di crisi in cui l'adolescente europeo è perlopiù costretto ad una “mammite” protratta.



Ancora, in questo presente globalizzato, se guardiamo ai dati pubblicati il mese scorso nello studio I numeri europei, dal Centro Nazionale di Documentazione ed Analisi di Infanzia e Adolescenza di Firenze (www.minori.it), vediamo percentuali sorprendentemente alte di morte non naturale in Portogallo, dove i bambini sotto i 14 anni deceduti per avvelenamento o trauma si avvicinano al 15%; mentre gli incidenti stradali restano la principale causa di morte adolescenziale violenta, subito seguita dal suicidio, specie in paesi come la Finlandia. D'altra parte, ci sono tante adolescenze nel mondo, tutte drammaticamente complesse. Lo scorso anno, il rapporto UNFPA sulle Madri bambine: affrontare il dramma delle gravidanze tra adolescenti, ci permetteva di gettare uno sguardo sull'adolescenza femminile. Ogni giorno, circa 20mila ragazze sotto i 18 anni diventano madri, partorendo in piena adolescenza il loro primo figlio. Tali precocissime gravidanze penalizzano la loro istruzione, la loro salute, le loro possibilità occupazionali e opportunità lavorative. Il rapporto UNFPA di questo anno (come sempre presentato in Italia da AIDOS), invece, volge alla popolazione giovanile mondiale uno sguardo più ottimistico (La forza di 1,8 miliardi di adolescenti può trasformare il futuro) facendo notare che ci troviamo in una particolare congiuntura demografica globale, tale che l'umanità non è mai stata così giovane. “La popolazione giovane più numerosa della storia inciderà in modo profondo su tutti gli aspetti del nostro comune futuro e ha le potenzialità per creare un mondo migliore per tutti. Potrebbe produrre effetti straordinariamente positivi, purché tutti i giovani siano messi in condizione di sviluppare le loro capacità, di accedere a istruzione e salute, compresa la salute sessuale e riproduttiva, e di cogliere l'opportunità di una vita piena e soddisfacente grazie, per esempio, a un lavoro dignitoso”.



La valorizzazione di due miliardi di adolescenti e giovani sembra potersi ottenere solo tramite un lavoro universale di empowerment giovanile che investe gli ambiti dell'accessibilità allo studio e dell'occupazione in un'ottica transnazionale. Decine di milioni di adolescenti nel mondo non frequentano la scuola o non riescono a raggiungere nemmeno gli obiettivi minimi dell'apprendimento. Le loro prospettive occupazionali sono dunque, statisticamente risibili; oltretutto, la crisi globale dell'occupazione giovanile sembra destinata a peggiorare. Tutte questioni, da sottolineare, che riguardano in modo prevalente le giovani donne. “Nelle regioni in via di sviluppo ben il 60 per cento dei giovani non lavora e non studia, o ha un lavoro precario o informale. Oltre 500 milioni di adolescenti e giovani sopravvivono, in qualche modo, con meno di 2 dollari al giorno, un livello di miseria da cui molti non riusciranno ad emergere”. Insomma sì, è vero, un'istantanea sul nostro presente globale dimostra una giovinezza planetaria mai vista ma, d'altra parte, questi giovani sono in condizioni di difficoltà estrema. Soprattutto in occidente, peraltro, i processi decisionali inerenti le strategie di valorizzazione e di "capitalizzazione demografica" estromettono proprio adolescenti e giovani dai luoghi della politica attiva. Per queste ragioni, sembra davvero di vitale importanza per il globo seguire i punti chiave degli investimenti stilati dall'UNFPA: coordinamento macro-economico, apertura commerciale, migliore governance, efficienza dei mercati finanziari e del lavoro - così che i giovani possano veramente tornare ad essere una preziosissima risorsa.

 

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®