The economy of Francesco, una nuova associazione di giovani economisti, imprenditori e responsabili del cambiamento. Le donne e i giovani hanno una marcia in più per avviare il mondo a nascere davvero nuovo
Una nuova associazione, che si dichiara informale, The Economy of Francesco, ha assunto il nome dato dal papa al movimento internazionale di “giovani economisti, imprenditori e responsabili del cambiamento” (scritto senza differenza di genere) per realizzare, appunto, l’economia che da Assisi indica le possibilità di conversione ad un’alternativa possibile in un mondo che è condizionato.
L’economia, infatti, se deve essere umana, non può escludere i problemi non direttamente attinenti l’interesse economico, funzionalmente prioritario. I problemi delle donne fanno parte dell’ “economia” non degli interessi, ma della vita (possibilmente “buona”) del mondo. E partono da sé, quindi i loro input andrebbero sempre privilegiati. Ad Assisi, non lo si dice, ma il 28 gennaio EoF ha organizzato una maratona di lettura nel mondo - "Ars narrandi, ars vivendi" - a sostegno delle donne iraniane ed afghane che manifestano per i diritti e la libertà. L’incontro propone la lettura delle Mille e una notte, la storia di Shahrazad che salvò se stessa e le altre donne dalle vendette del re Shahriyar per invitare altre città e, soprattutto, scuole ad organizzare letture e dibattiti pubblici su quanto da mesi accade in Afghanistan e in Iran, dove le proteste erano iniziate per la morte di Mahsa Amini, arrestata lo scorso settembre perché non indossava correttamente l’hijab. Tante città, anche straniere, hanno aderito: Colonia, Oslo, Pacos in Portogallo, Spagna e Cile in seguito al lancio dell’iniziativa il 7 dicembre, quando 28 ragazzi e ragazze collegati da altrettanti Paesi del mondo hanno lanciato il segnale della solidarietà.
Per The economy of Francesco, la lettura è il mezzo di cui i giovani devono disporre, per pronunciare le parole ad alta voce e farle sentire. Oggi, ogni questione sociale e politica viene diffusa con la stessa velocità con cui viene rimossa. Per questo "occorre rimanere vigili e lottare per la libertà di tutte quelle donne che non possono far sentire la propria voce". L’espediente narrativo de Le Mille e una Notte difende l’importanza e il valore delle parole, come mezzo di salvezza e strumento per difendersi, protestare e lottare per i propri diritti e, in particolare, le proprie libertà. Perché la libertà di parola, di opinione, di stampa è sostanza di democrazia.
Se il re Shahriyar, tradito da sua moglie, sposa una donna ogni notte e la mattina seguente la fa uccidere, Shahrazad, intrattenendo il re ogni notte con una nuova storia rimanda la conclusione del racconto alla notte successiva e alla fine il re non ricorda più il suo odio per le donne. La metafora propone le parole fatte dialogo, consapevolezza mai indifferente dei tanti surprusi e violenze che molte donne ancora oggi subiscono.
Accanto alle donne per un futuro migliore per tutti.
The Economy of Francesco oggi, mentre ogni questione sociale e politica viene rimossa poco dopo la sua esposizione mediatica, vuole essere vigile, a presidio di problemi privi di soluzione immediata: non ci si può girare dall’altra parte.
Le Mille e una Notte svela l’espediente che, se recupera la libertà, sconfigge la morte: genera salvezza. Le donne e i giovani hanno una marcia in più per avviare il mondo a nascere davvero nuovo.
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