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Leggere l'albero / 6

Leggere l'albero / 6

I nostri figli / 15 - Quindicesimo appuntamento con l'interpretazione dei disegni dei bambini

Baldassarre Bruna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2007

Gentile Dottoressa,

ho seguito il caso del bambino da Lei descritto nei numeri di “noidonne” di settembre e ottobre e desidererei tanto che analizzasse il disegno dell’albero della mia primogenita, di anni cinque e tre mesi. È una bambina riflessiva, molto timida, introversa. È anche permalosa e testarda, ma ama osservare tutto ciò che la circonda. La sorella di tre anni è invece molto estroversa. Potrebbe dirmi se ravvede traumi o messaggi da questo disegno di mia figlia?
Lettera firmata

Il messaggio del cuore infranto
Sotto l’aspetto grafico-pittorico la bambina è più avanzata rispetto allo standard, anche se l’altezza del tronco ci indica subito un’età prescolare. Lo spostamento del disegno sulla sinistra del foglio esprime proprio l’inibizione, come allontanamento dal “tu”, dal mondo esterno, che spazialmente occupa la destra del foglio, preferita invece dagli estroversi destrimani. La chioma separata dal fusto denota una sfasatura della personalità, che fino all’8° anno d’età rientra nella norma. L’andamento ad arcate è legato al senso della forma, delle buone maniere, della gentilezza, a una profondità di sentimento, ma anche al timore della realtà. I rami angolosi sono frequenti nell’età prescolare, ma denotano già l’esistenza di strutture labili. Ciò che colpisce è la simbolicità dell’albero: accanto alle foglie cadenti ci sono dei cuori, uno grande con una freccia e altri tre intorno. Ci sono anche tre piccole stelle. Ciò che cade si è distaccato, e rappresenta un elemento di immedesimazione, qualcosa che si sacrifica, che si perde: è sempre una rinuncia, ma è anche un segno di movimento, di intelligenza. C’è anche un frutto nella chioma, segno di una certa abilità e non di regressione, come invece caratterizzerebbe il disegno di un adulto. La frutta è disegnata spesso anche da bambini con problemi di udito. I traumi nella vita della bambina si riscontrano negli anni: 1,4; 3; 4; 4,5; 4,7; 4,9.
I traumi maggiori sono quelli dei 3 e dei 4 anni, dove è chiaro il senso della perdita e della rinuncia, (sperimentata forse con la perdita del rapporto di tipo esclusivo che aveva prima della nascita della sorellina), il cuore trafitto dalla freccia segue la caduta delle foglie. Sarebbe stato interessante raccogliere i commenti della bambina mentre disegnava l’albero o subito dopo.
I bambini timidi hanno maggiore bisogno di attenzioni e di cure, di profondo interesse partecipe da parte dei genitori, perché si sentono senza protezione, quindi spaventati da tutto ciò che è nuovo. Si sentono come ‘ammalati’, perché insoddisfatti di sé, pronti ad offendersi per la carenza di autostima. Premura, partecipazione e autorevolezza sono indispensabili da parte del mondo esterno perché rafforzano il loro nucleo.
Due cuori volano via verso la luce e un “ciao” è il sigillo di questo bel disegno, che segue la freccia nel cuore, come a lasciare un messaggio di maggiore attenzione da parte del mondo di riferimento della bimba, un mondo capace di decifrare la sua letterina invisibile, quella che ogni bambino porta con sé con la sua venuta sulla Terra.

(11 dicembre 2007)

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