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Leggere l’albero

Leggere l’albero

Tracce - Disegna il ‘tuo albero’, parla di te

Baldassarre Bruna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2008

Cara Bruna,
ascoltando le notizie sugli orrori delle guerre dei nostri tempi riaffiora il periodo della mia infanzia in cui, nell’ambito famigliare, si celebrava la memoria di un mio zio partigiano, medaglia d’oro al valor militare. Io ne provavo un grande orgoglio, e in un certo senso anche orrore, per alcuni particolari su torture e maltrattamenti subiti dallo zio. Dal mio albero si legge l’adesione ai valori appena accennati?
Barbara

Cara Barbara, dal tuo disegno dell’albero si può leggere il desiderio di trovare un’adeguata collocazione nel sociale, fatta però senza strappi e violenze. Il tronco continua con i rami quasi senza interruzioni, e i rami svelano una personalità in grado di superare gli ostacoli gestendo situazioni e persone con un certo tatto e garbo. Radici aperte come per sostenersi con un tronco che svela attaccamento al passato e difficoltà a partire nell’affrontare una nuova situazione. La forma della chioma, un velo protettivo per i rami, evidenzia una lieve oppressione, in relazione con gli eventi più significativi che si leggono dal tronco in anni: circa 2/ 11/ 18/ 27-28/ 34/ 42-43 / 45 / 47. Più problematico il passaggio 35-42 anni, fase di rispecchiamento della prima infanzia, che dovrebbe offrire al bambino il volto della bontà. Lo sviluppo psicologico di ciascun essere umano è essenzialmente determinato e stabilizzato da un processo sociale, che unisce organismo e ambiente. Tutto resta scolpito nell’anima. Per quanto riguarda l’evento traumatico relativo ai 18 anni, potrebbe rappresentare anche un tentativo di chiudere il delicato processo che favorisce la capacità di una marcata differenziazione psichica, in grado di determinare la formazione della personalità adulta. Per tornare al tema della tua lettera, la strategia partigiana coglie la tendenza disgregante presente nella società moderna e vuole accompagnarla per un nuovo ordine mondiale, in un certo senso quasi come cerca di fare l’adolescente nella ricerca della verità, valore che ogni persona di qualsiasi età ha il diritto-dovere di conoscere, per sviluppare una maggiore coscienza individuale e sociale. Nel procedere in questa lotta di rinnovamento interiore, noi tutti siamo portatori di un sigillo morale, che ha faticosamente plasmato la nostra storia, e provare un senso d’appartenenza è l’aspetto più umano e più giusto che una persona possa desiderare.


(25 novembre 2008)

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