Baldassarre Bruna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2008
Cara Bruna,
ho 45 anni, svolgo un’attività creativa, ma avrei desiderato fare anche altre esperienze di studio e di lavoro. Considerando l’età e il periodo che sto attraversando desidererei sapere se dal disegno dell’albero emerge qualche significato particolare nell’ambito di una lettura generale.
Grazie.
Lettera firmata
Cara giovane donna!
Disegnare un albero, soprattutto per una persona creativa, evoca il bisogno di sentire più da vicino la natura, ricordandone anche la provenienza. Disegnare un albero è farsi un autoritratto. Il tuo albero si sviluppa in verticale, e unisce la terra al cielo, con le radici che danno linfa vitale all’arbusto, ma allo stesso tempo denotano, anche per la loro forma, una certa difficoltà di movimento. Il tronco, la parte dell’albero che non subisce mutamenti stagionali visibili, come viceversa accade per la chioma, può solo crescere in altezza e robustezza. Il tuo ha entrambe le caratteristiche, sostenuto da un tratteggio che sta a rimarcare la necessità di sostegno e di socialità, insieme all’esigenza di non rinunciare alla tua introversione. Il tronco rivela inoltre una grande sensibilità accanto a una certa suscettibilità, e si evidenzia anche la tua natura di sognatrice, natura che riporta al vissuto della fine dei primi sette anni di vita. I traumi rilevanti: intorno al secondo e al quarantesimo anno.
La tua chioma rivela una buona e potenziale capacità comunicativa, con sentimenti profondi, che puoi anche non esprimere se gli altri non te ne danno la possibilità. Hai anche una ricchezza di aspirazioni e la sensibilità giusta per esplorare il mondo delle idee per ottenere risposte adeguate. Allo stesso tempo però hai ancora bisogno di protezione, che può trasformarsi anche in isolamento, in una sorta di imbarazzo ad affrontare la realtà.
Sei in un momento in cui non è facile prendere delle decisioni, per la difficoltà di svincolarsi da particolari stati d’animo, ma l’obiettivo immediato è iniziare a credere nella capacità di sfruttare tutte le proprie possibilità, anche se è necessario esprimersi con una certa aggressività!
Mirò affermava che nel vedere un albero provava una violenta emozione, perché ne percepiva il respiro, il linguaggio. Credo che si possa dire qualcosa di simile per il disegno dell’albero, nel senso che parla per la persona che lo ha disegnato, con due tipi di linguaggio: uno manifesto e l’altro nascosto, ed è a quest’ultimo che occorre prestare una maggiore attenzione.
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