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Legge elettorale / L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria e le liste alternate

Legge elettorale / L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria e le liste alternate

L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede massima attenzione sulla rappresentanza di genere

Venerdi, 24/01/2014 - Ieri sera, quando in poche persone avevano letto il testo della proposta presentata alla Camera da PD e FI, ai quali si è aggiunta anche la firma del NCD, è stata data notizia che le liste bloccate sarebbero state al 50e50 e alternate per genere .

Non è così,: il limite di due candidati dello stesso genere consecutivi penalizza le donne in maniera tale da far dubitare che possa essere mantenuta nel prossimo Parlamento l’attuale percentuale di donne.

L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede innanzitutto che l’informazione sulle norme antidiscriminatorie sia completa e corretta e che la Commissione Affari costituzionali, tra le tante criticità della proposta con cui ci si dovrà confrontare in sede di dibattito, non trascuri questo aspetto e preveda, se liste bloccate devono essere, liste alternate per genere.

Le donne e il paese meritano la democrazia paritaria.

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