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Le UDI per i terremoti dell'Emilia

Le UDI per i terremoti dell'Emilia

Si attiva la catena di solidarietà delle UDI: iniziative a sostegno delle persone e dei territori colpiti dai terremoti. Una riflessione di Marilù Cafiero

Sabato, 02/06/2012 - L'UDI di Ferrara invia questo comunicato, che pubblichiamo.

"Il 31 maggio ci siamo riunite in assemblea provinciale per discutere sulle iniziative da intraprendere come UDI Ferrara per le donne del nostro territorio e quindi anche sulla proposta di lettera dell'UDI nazionale.

Vi ringraziamo innanzitutto per l'attenzione alla nostra situazione, anche con la presenza di Grazia Dell'Oste che ci ha raggiunte. La decisione che abbiamo preso è quella di sostenere nell'immediato le raccolte di fondi avviate dalle istituzioni. A questo proposito segnaliamo che anche la Provincia di Ferrara ne ha istituito uno. Le indicazioni per le donazioni sono le seguenti:

Provincia di Ferrara.

La Provincia ha attivato un conto corrente bancario alla Cassa di Risparmio di Ferrara per raccogliere risorse da devolvere ai territori colpiti dal terremoto.

L’intestazione del conto è “Provincia di Ferrara per interventi di solidarietà” e il codice: IBAN IT 67 Z 06155 13015 000003204155, con la causale: “terremoto maggio 2012”.

Per correttezza nei confronti delle altre sedi UDI emiliano-romagnole, riteniamo opportuno che l'UDI nazionale si informi se altre province colpite (Bologna, ecc.) hanno istituito analoghi conti e divulghi anche quelli.

Rispetto ai nostri impegni sul territorio, abbiamo deciso di monitorare la situazione delle donne nei campi allestiti in provincia per decidere con loro quali progetti specifici avviare in seguito. Per questi faremo delle iniziative di sostegno e autofinanziamento nei vari circoli della provincia.

Questi i nostri indirizzi di massima:

- Comune di Bondeno. Le donne del circolo si sono già impegnate a proseguire la scuola di alfabetizzazione per donne e bambini immigrati, da loro istituita all'inizio dell'anno scolastico, interrotta dopo il sisma, trasformandola in centro estivo.

- Comune di Poggio Renatico. Intendiamo proporre anche alle donne del cirolo poggese di procedere con la scuola di alfabetizzazione come a Bondeno trasformandola in luogo di socializzazione.

- Negli altri Comuni prenderemo contatti da subito con le donne delle istituzioni (Sindache o assessore) per avere incontri in cui capire quali sono i problemi più urgenti per le donne dei campi ed operare in sintonia con i progetti istituzionali, per non creare nuovi elementi di confusione.

Il contatto diretto con le Amministrazioni locali ci potrà permettere di essere a conoscenza dei veri bisogni delle donne e bambini, e quindi, di una corretta distribuzioni di aiuti che eventualmente gruppi di donne di altre città siano in grado di realizzare ed inviare Ferrara.

All'assemblea erano presenti la Presidente del Centro Donna Giustizia e le due responsabili dei progetti di area del Centro (Oltre la Strada e Uscire dalla Violenza): hanno dato disponibilità di costituire gruppi di sostegno con le donne dei campi, gestiti dalle psicologhe del Centro".

Si è proposto di discutere nell'assemblea nazionale UDI la possibilità di avviare un progetto nazionale per le zone terremotate".

(udi@udiferrara.it - tel. 0532.206233)



Inoltre l'UDI nazionale, manifestando solidarietà per i danni causati dai terremoti, si fa tramite dei riferimenti istituzionali.



"La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi rivolta a quanti -privati ed Enti pubblici - desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna.

Per i privati le possibilità sono le seguenti:

- versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna;



- bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203;



- versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.



Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna.



In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.



- La Provincia di Modena

Interventi di solidarietà

codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693

causale "terremoto maggio 2012"



- La Provincia di Ferrara

intestazione conto “Provincia di Ferrara per interventi di solidarietà”

codice: IBAN IT 67 Z 06155 13015 000003204155, con la causale: “terremoto maggio 2012”.



- Dalle UDI di Bologna e Provincia



ci comunicano che la Provincia non ha, per ora, attivato un conto apposito, per cui invitano a inviare eventuali contributi al conto della Regione. Avviseranno direttamente qualora la Provincia di Bologna dovesse agire in proprio in questo senso.



45500 per donare automaticamente 2 euro"

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IL CONTRIBUTO DI MARILU' CAFIERO

Le donne di Modena, le donne di Ferrara, le donne emiliane con la forza e il coraggio negli occhi e la paura vissuta a sgualcire appena i loro vestiti. La giovane Assessora del Comune di Cavezzo, instancabile e determinata e le tante donne immigrate nella zona, chiuse nella loro angoscia cui mancano le parole per esprimersi…

Le giovani immigrate di seconda generazione, preziose in questi momenti, spesso l’unica ‘voce’ delle loro famiglie.

Le giovani animatrici delle tante squadre di ‘clown terapia’ che da tutta Italia sono arrivate a portare un sorriso, perché come ho sentito dire dalle donne di Cavezzo, “anche le anime hanno bisogno di cura”.

Le donne che hanno saputo subito fare ‘rete’, magari sedute all’aperto su una panchina vicino alle tende o riunite nelle loro città ancora  tormentate dalle scosse, a domandarsi cosa è necessario e cosa fare per reagire all’emergenza e aiutare le popolazioni colpite a ricostruirsi il proprio futuro.

Le donne che, come mi ha detto una compagna di Ferrara, non ne possono più di raccontarsi la loro paura ma vogliono agire, ricominciare a vivere.

Sono le immagini che mi sono rimaste dentro dopo essermi trovata a trascorrere due pomeriggi nel cuore dell’Emilia ferita , insieme alle donne dell’UDI di Modena e di Ferrara.  E  ancora una volta dalle donne ho avuto modo di imparare, per questo sento la necessità di rendere loro omaggio. Alla loro dignità, lucidità e passione nel vivere emozioni così forti.

Le donne figlie di una lunghissima storia  politica e di solidarietà,  che a ridosso delle celebrazioni del 2 giugno, si trovano come è sempre stato, dalla Costituente a oggi, nel cuore della rinascita civile e morale del nostro Paese.

Donne che mi hanno dato una grande lezione di civiltà in un Paese che non potrà mai definirsi compiutamente  civile finché non si doterà di quelle leggi che da troppo stiamo aspettando, che garantiscano  un’equa rappresentanza  e una doverosa e inesorabile giustizia per le troppe donne  uccise ogni giorno.

Ringrazio tutte queste donne per aver avuto l’occasione di stare in mezzo a loro, anche se per poco…

Marilù Cafiero

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