Conti Viola Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2006
Noi consumatori siamo bersaglio di truffe e raggiri di ogni tipo con sistemi sempre più raffinati e tecnologicamente avanzati. Un esempio, il cosiddetto “phishing”, termine inglese che significa “pescare” e che, declinato al negativo, sta a significare 'pescare e far abboccare' poveri malcapitati, soprattutto donne, anziani e giovanissimi, per farli cadere in reti illegali costruite ad arte da gruppi della malavita organizzati. La rete, quindi, è lo strumento per eccellenza impiegato per questo genere di truffe che si avvalgono di un semplice éscamotage, costituito da una mail nella quale si richiedono dei dati personali per accedere a determinati servizi on line ad un ignaro utente. Il mittente è conosciuto e apparentemente affidabile, perché generalmente è rappresentato da società che un tempo erano amministrazioni pubbliche (ACI, RAI, le ex ENEL, Italgas, Telecom, Poste Italiane). La truffa funziona nel momento in cui il destinatario della mail inserisce i propri dati di accesso, che vengono “pescati” da queste organizzazioni illegali che li utilizzano per prosciugare conti correnti o carpire dati sensibili utilizzati o per altro genere di illeciti. Questo avviene poiché queste bande organizzate sanno bene utilizzare internet e sanno bene copiare, nel modo più verosimile, le pagine principali, le cosiddette home page, dei siti più importanti di banche, società di servizi, che danno la possibilità agli utenti di pagare o acquistare particolari prodotti on line. Pagare on line risulta, quindi, molto pericoloso se non si hanno le dovute accortezze. Per questo motivo, cari consumatori e utenti è sempre bene controllare la provenienza della nostra posta on line. Un destinatario conosciuto ed affidabile non utilizza mai la rete per esigere pagamenti o chiavi di accesso dei clienti, ma si avvale di altri strumenti quali la posta raccomandata o la telefonata al cliente per richiedergli di recarsi personalmente presso l’istituto erogatore di quel determinato servizio (come ad esempio fanno le banche). Inoltre ogni sito ufficiale impiega un sistema di protezione dei dati rappresentato con l’icona di un lucchetto. Oggi come oggi bisogna essere accorti ed informati perché le truffe navigano anche nella rete telematica.
* Federconsumatori
(1 giugno 2006)
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