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Le stanze degli Angeli - Mostra di Antonella Privitera

Le stanze degli Angeli - Mostra di Antonella Privitera

LE STANZE DEGLI ANGELI Mostra personale di Antonella Privitera Roma - Via cola di Rienzo 152- II piano- Vernissage lunedì 3 Aprile 2017 dalle ore 18,00 alle ore 21,00

Lunedi, 03/04/2017 - La mostra, nata da un’idea di Miriam Castelnuovo e realizzata dall'Associazione Culturale 4 Colori Primari in collaborazione con Engel & Volkers, è la prima personale di Antonella Privitera.

Viaggi, passaggi, trasformazioni e scoperte, il percorso creativo dell’artista è una esplorazione interiore infinitamente estesa, in cui I materiali, al pari delle visioni, sono protagonisti del percorso creativo. Dagli impasti di sabbie e resine prende forma la genesi artistica; i materiali plastici e l’alluminio, sapientemente plasmati, rompono gli schemi bidimensionali delle tele, interpretando la gravità e la tridimensionalità della materia in totale assenza di peso. A coronamento della tensione interiore verso equilibrio e armonia, i prodotti di riciclo assumono centralità, ordinari elementi di consumo, agenti inquinanti, sottratti ad un destino tossico, vengono traslati in opere come riflessione e stimolo al rispetto verso l’ambiente e la sostenibilità. Un incentivo verso quell'economia circolare capace di riutilizzare funzionalmente e creativamente i manufatti opponendosi alla voracità della società dei consumi.



Ogni opera rappresenta un passaggio di stato, è un portale di collegamento fra realtà diverse. Una ricerca continua, un viaggio che, libero da limitazioni, apre lo sguardo alle meraviglie del possibile.

Il percorso stilistico è mutevole e narrativo, una “archeologia del futuro”, priva di schemi ripetitivi con una sua originale mitologia espressa in quattro simboli chiave.

Frammenti di Lune, materici e luminescenti, paradigmi di universi paralleli, ologrammi di micro spazi dove coesistono miriadi di informazioni. Un grande gioco che insegue il principio di luce celato all'interno della materia. L’opera, osservata nelle diverse angolazioni, si trasforma in una sorta di globe theatre che mette in scena suggestioni in continuo avvicendamento. La superficie stessa subisce una profonda metamorfosi passando dalla fase diurna a quella notturna, capace di sprigionare una propria luce.

Le Cosmonaute, metafora del punto di incontro fra la coscienza universale e individuale, sono ricercatrici capaci di varcare le soglie della zona di sicurezza per immergersi in nuove dimensioni possibili. Osservatrici del pensiero costruiscono intuitivamente i mondi che gli corrispondono guidate da una mappa invisibile allo sguardo.

I Labirinti del tempo, scenografie della storia, sono città immaginarie, punto di partenza e di approdo dei viaggi delle cosmonaute e centro di convergenza del “Multiverso”, dove le interpretazioni architettoniche del passato si intrecciano alle vie del futuro, e le cattedrali tridimensionali custodiscono gli accessi alle diverse dimensioni.

Le Onde, il quarto elemento, sono la voce narrante dell’intera storia, l’eco che viaggia nello spazio e nel tempo traducendo in armonia i viaggi dell’anima, sogni che l’artista ha impresso nelle opere. Una sinfonia di luci, ombre e suoni che ci ricorda che tutto è interconnesso, la vita è una trama sottile e fitta di fili invisibili, tutti intimamente collegati.





ANTONELLA PRIVITERA romana di nascita, affonda le sue radici nella complessa amalgama della tradizione siciliana, una continuità etnica e culturale che si evolve in continue suggestioni e simbologie espresse all'interno delle sue opere. Sognatrice, viaggiatrice e soprattutto ricercatrice, Antonella ha attraversato geografie fisiche e mentali, in un percorso alchemico di trasformazioni che fluttua dal Mediterraneo all'Africa, dall'illuminismo al buddismo, alla ricerca di convergenze fra paradossi possibili. Animo apolide e libero da pregiudizi, traccia orme sottili del suo passaggio nelle sabbie del pensiero, le parole diventano colori, immagini immortalate in opere materiche, cantori di un patrimonio di suggestioni, di storie e di metamorfosi squisitamente originali. Ogni passaggio stilistico è una nuova evoluzione narrativa, una esplorazione che muta tendenze cromatiche e strumenti materici in una chiave estetica che aspira all'elevazione continua dell’essere.

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