Famiglia, sentiamo l'avvocata - ... le spese straordinarie (scolastiche, sportive, mediche e ricreative) di solito sono divise al 50% tra i genitori. Sono frequenti i conflitti tra genitori separati...
Napolitani Simona Domenica, 30/09/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2012
In sede di separazione e divorzio si prevede sempre che le spese straordinarie, che si identificano con le scolastiche, sportive, mediche e ricreative, vengano divise al 50% tra i genitori. Questa regolamentazione da’ adito ad un frequente conflitto tra genitori separati. Tali scelte prima dovrebbero essere decise congiuntamente, poi pagate insieme. Accade, invece, nei fatti che le difficoltà relazionali della coppia genitoriale impediscono non solo di decidere insieme (che tipo di scuola pubblica o privata, che tipo di cura medica, quale professionista, quale struttura assistenziale, ecc. ecc.), ma anche di partecipare congiuntamente alle spese. La madre, in genere genitore convivente con i figli e destinataria del pagamento di spettanza del padre (pari al 50% della spesa straordinaria), non riceve quasi mai il contributo, con gravissime difficoltà di gestione delle spese e con ovvii pregiudizi per i figli. Sarebbe più facile, nei casi di accesa conflittualità e di manifesta inadempienza del genitore a corrispondere il 50% delle spese straordinarie di sua spettanza, che i Giudici determinassero una quota fissa di assegno di mantenimento più elevata, che comprenda anche una somma da destinare alle spese mediche, sportive, sco-lastiche e ricreative, omettendo la dizione di ripartizione al 50% tra i genitori.
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