'Le Selvatiche’: laboratori di bellezza e natura sulle tracce di Emily e Maria Sibylla
In mostra alla Casa del Parco Aniene i lavori delle allieve dei corsi di acquerello sulle erbe selvatiche, per catturare il colore e scoprire sé stesse
Mercoledi, 26/05/2021 - Quante volte si ammirano le tavole botaniche antiche che riproducono, con stili diversi, erbe, fiori, frutti, farfalle e insetti, realizzate a matita o acquerello, e che riportano immediatamente ad altri tempi ed altri luoghi, quando la natura era molto più vicina all’uomo e l’arte e la scienza raccontavano di questa intensa relazione?
Proprio per avvicinarsi all’ambiente e per compiere un piccolo viaggio artistico ed esistenziale all’interno di sé stesse nascono i laboratori di tecniche di acquarello ‘Le Selvatiche’ - perché applicati allo studio delle erbe selvatiche - organizzati e realizzati da Maria Chiara Calvani, architetta, performer e disegnatrice perugina, insieme ad un gruppo di allieve appassionate ed entusiaste, molte delle quali non avevano mai né disegnato né dipinto prima.
Le opere realizzate con maestria e dedizione dalle allieve nel laboratorio hanno portato ad una esposizione/installazione, allestita sotto le querce della Casa del Parco dell’Associazione ‘Insieme per l’Aniene’, dove i visitatori hanno potuto passeggiare e partecipare al laboratorio di acquerello: “Le officinali della casa del parco".
I corsi vertevano quest’anno sullo studio dei lavori delle/i naturaliste/i Maria Sibylla Merian, Johann Simon von Kerner, Eleazar Albin ed Emily Dickinson. In particolare, riguardo alla Merian, naturalista, artista ed entomologa tedesca vissuta tra Sei e Settecento ed autrice dell’Enciclopedia “Insectorum Surinamensium”, sono state approfondite, nel Corso, le tavole botaniche realizzate dopo il suo lungo viaggio in Suriname dove la pittrice andò insieme alla figlia Dorothea (fra le prime esploratrici della storia, aiutate nei loro studi da schiave nere e indigene) e dimorò per due anni per studiare bruchi, fiori, piante esotiche ed insetti tropicali. Un’altra parte del corso è stata dedicata invece allo studio dell’Erbario realizzato dalla poetessa Emily Dickinson in giovane età: pochi sanno che l’erbario di Emily è stato un importante stimolo per alimentare la sua opera poetica.
Le allieve del corso - che hanno lavorato subito prima e poi durante i vari lockdown causati dalla pandemia fino a questa primavera, quando finalmente hanno potuto esporre le loro opere in mostra e ritrovarsi insieme all’aperto - hanno fatto rivivere con i loro disegni e colori, diversi a seconda del temperamento e dello stile personale di ciascuna, le erbe selvatiche che Emily raccoglieva nei paraggi della sua casa di Amherst (in Massachusetts), poi accuratamente composte e collezionate nel suo erbario, ed i fiori esotici e le piante tropicali di Maria Sibylla Merian, dimostrando come impegno e passione possono tradursi in concreti risultati artistici, stimolando le potenzialità ed i talenti di ciascuna, oltre a favorire la scoperta di sé. Gli album visibili nella mostra esponevano le opere di tutte le allieve dei corsi di tecniche dell’acquerello: Fiorella Anzuini, Caterina Bezzi, Lucilla Carnevali, Nicoletta De Gregori, Elisabetta Mattei, Anita Monaco, Maria Chiara Pastore, Flaviana Rossi, Antonia Santilli, Claudia Simoncelli, Elena Spina.
"Ho iniziato a proporre i laboratori in alcune librerie di Roma sulla tecnica dell’acquerello applicata allo studio delle erbe selvatiche che spuntano nei parchi della città - racconta Maria Chiara Calvani - mi piaceva pensare di trasmettere una tecnica attraverso lo studio di alcune/i protagoniste/i. Man mano che il numero delle allieve e dei corsi cresceva, nasceva in me il desiderio di progettare dei seminari monografici e così sono iniziati i laboratori sulla riproduzione di alcune tavole della bellissima Enciclopedia 'Insectorum Surinamensium' di Maria Sibylla Merian e sui lavori di altri autori, botanici, entomologi ed artisti tra cui: Eleazar Albin, Johann Simon von Kerner, Pierre-Joseph Redouté. Il seminario sull’Herbarium di Emily Dickinson è stato l’ultimo che abbiamo realizzato. Nella prima parte della lezione si leggono poesie, scritti o testimonianze biografiche di autrici/autori, per entrare in relazione con la loro opera poetica o artistica e generare subito un legame profondo con quanto invece di più concreto si andrà a realizzare, cioè una tavola botanica che trae spunto dai lavori realizzati da autrici/autori individuati. Nel caso del seminario su Emily Dickinson si è ridato vita, attraverso i colori, alle erbe collezionate nelle pagine dell’Erbario".
Nei mesi estivi spesso i laboratori vengono organizzati all’aperto, e uno dei luoghi prescelti è il parco dello Zodiaco di Roma. sotto l’ombra delle querce. Se si studiano le tavole botaniche officinali, l’insegnante prepara delle partiture poetico visuali da proporre al gruppo delle partecipanti, talvolta si inizia il lavoro cantando o danzando attorno agli alberi per generare dei movimenti e sciogliere le rigidità psico-fisiche che ciascuna persona porta con sé e fare entrare chi partecipa nel cerchio magico del laboratorio, creando anche uno spirito di gruppo che favorisce lo stare insieme.
Per informazioni sui laboratori di acquarello telefonare al numero: 3492678091.
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