Le rinunce delle famiglie per sostenere gli aumenti di prezzi e tariffe
Donne&Consumi - “Proprio come ci aspettavamo, non sono buone le notizie che arrivano dall’Istat in merito al PIL" dichiarano le Associazioni dei consumatori
Conti Viola Domenica, 07/04/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2013
“Proprio come ci aspettavamo, non sono buone le notizie che arrivano dall’Istat in merito al PIL che, per lo scorso anno, risulta in calo del -2,4% - dichiarano le Associazioni dei consumatori in difesa delle famiglie costrette a rinunciare a beni e servizi per sostenere gli aumenti di prezzi e tariffe -. A fronte di un dato così negativo ribadiamo le nostre richieste per immediati ed efficaci investimenti per la crescita e lo sviluppo, anche perché si prevede un ulteriore calo del PIL anche per l’anno in corso. D’altra parte erano inevitabili ripercussioni sul prodotto interno, la forte contrazione dei consumi per il biennio 2012-2013 (si stima una diminuzione della spesa di oltre – 44 miliardi di euro) e gli aumenti di prezzi e tariffe e della tassazione. Le famiglie stanno assistendo alla progressiva erosione del proprio potere di acquisto e sono costrette a rinunciare ad una crescente quantità di beni e servizi per poter arrivare alla fine del mese. In molti casi la situazione è talmente critica da spingere le persone a trascurare la propria salute: sono più di 9 milioni, infatti, i cittadini costretti a rinunciare alle cure perché non possono permettersi di sostenerne le spese. Dati di questa portata dimostrano sia l’urgenza di sostenere le famiglie - ad esempio attraverso una detassazione del reddito fisso e la revoca dell’ulteriore aumento dell’IVA previsto per la prossima estate - sia la necessità di investire nella ricerca e nell’innovazione, intervenendo inoltre per il rilancio dell’occupazione”.
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